Firenze, ecco il primo Student Hotel d’Italia. Piscina sul tetto e 390 stanze [FOTO]
Il festival Bed Talks per l’apertura
giovedì 07 giugno 2018 16:34
Si aprono le danze, le porte, le stanze su viale Lavagnini. É il giorno in cui The Student Hotel si presenta alla città. E lo fa inaugurando la grande struttura sui viali di Firenze, la prima in Italia.
Molti dei letti delle stanze dell’albergo avranno oggi degli ospiti speciali, muniti di calzini rossi. Saranno i relatori del Bed Talks, il festival che riempie il giorno di lancio dell’hotel.
Personaggi del mondo della cultura, dell’arte, della musica, della politica, sia locali che internazionali, si siederanno sui letti delle stanze per parlare. Parlare di immigrazione, di artigianato 2.0, di scrittura, di diritti Lgbtqi, di fumetti, di cucina... Tra gli ospiti, il musicista Davide Di Leo detto Boosta, le band locali Cecco e Cipo e Street Clerks, gli assessori del comune di firenze Cecilia Del Re e Anna Paola Concia, l’attore David Riondino e la direttrice della Galleria dell’Accademia Cecilie Hollberg.
L’evento, gratuito previa registrazione sul sito, ha registrato un tutto esaurito di partecipanti.
Un albergo di sei piani e 390 stanze, spazi per il co-working, area fitness, bar, ristoranti, bile sharing, cucina e con, punta di diamante, la piscina con vista. I sei piani di scale portano diretti alla cima della struttura, dove si può fare il bagno in una piscina che affaccia sul panorama fiorentino, guardando in faccia la Cupola.
Un investimento da 50 milioni di euro per la proprietà di The Student Hotel, colosso olandese che ha già in programma una nuova apertura a Firenze, su viale Belfiore, i cui lavori inizieranno nel 2019.
Presente all’inaugurazione di oggi pomeriggio anche il sindaco Dario nardella, che ha ricevuto delle simboliche chiavi della struttura, e ha visitato l’albergo.
“Giorno importante per Firenze, questa è la storia di una città che cambia pelle si fa più bella, si apre al mondo e ai giovani e si dimostra che si può realizzare il sogno dei volumi zero ovvero non costruire nuovi palazzi ma rivitalizzare quelli esistenti. Qui dove hanno lavorato migliaia di ferrovieri nasce un luogo nuovo, che si mostra come il volto bello e creativo di Firenze”, afferma il sindaco.
“Un centro internazionale dove giovani di ogni nazionalità ed estrazione posso venire per lavorare studiare e vivere - continua - Chi ha dubitato che non saremmo mai riusciti a fare queste cose oggi ha la dimostrazione che si può fare e si può vincere la burocrazia. La nostra città è un modello di collaborazione tra pubblico e privato, Firenze è pronta a crescere e a rinnovarsi. Ricordiamo che siamo di fronte alla Fortezza e alla Fermata Fallaci della tramvia, il volto della città sta davvero cambiando. Siamo passato dal sogno ai fatti”.
Ma uno studente può permettersi le stanze dell’hotel, che per una permanenza di 6 mesi costano da 750 a 970 euro al mese, (per permanenze più brevi il prezzo sale sopra i mille euro, mentre per i normali soggiorni si parte da 100 euro a notte)? Secondo Nardella, il prezzo non è alto, se confrontato con quello di un affitto a nero nel centro di Firenze.
“Questa é la Risposta al problema degli affitti a nero che molti fanno finta di nn vedere. Se calcoliamo un appartamento affittato a nero in città, più tutte le utenze e i servizi come bici e piscina e palestra, che qui ci sono, il prezzo di questa struttura non è così differente. Questo non è uno studentato universitario, non sostituisce gli studentati, è un’offerta nuova per un segmento nuovo si studenti che fino a ieri andavano in altre città. Intercetta la nuova classe dirigente di domani, giovani che parlano le lingue, una nuova generazione che sceglie città stimolanti. Se fossi studente ci verrei”.
Un modello, insomma, di ospitalità “ibrida”, che mixa studenti e business hotel.
Intanto però c’è qualcuno a cui non piace il nuovo arrivato, e decide di rispondere con una protesta. Nei giardini della Fortezza è infatti in corso, in concomitanza con l’apertura del TSH Firenze Lavagnini, un presidio di protesta dal nome “No al nuovo studentato di lusso, Firenze non è dei figli di papà”.