Firenze, al Teatro Puccini inaugurate 62 poltrone dedicate alle vittime delle mafie
Il progetto 'Vittime delle mafie', con 600 studenti delle scuole superiori della Città Metropolitana di Firenze
martedì 18 novembre 2025 18:29
Peppino Impastato, Lea Garofalo, Salvatore Bologna... I loro e altri nomi sono impressi sulle sedute rosse del Teatro Puccini, dove da oggi ci sono 62 poltrone dedicate alle vittime delle mafie. Si è tenuta oggi al Teatro Puccini di Firenze una mattinata di intensa partecipazione civile e collettiva dedicata alla memoria delle vittime delle mafie.
Con la decisione di dedicare simbolicamente una fila di poltrone a 62 vittime innocenti delle mafie, il teatro si fa presidio permanente di ricordo e testimonianza: un gesto che ribadisce come la cultura, quando è viva e consapevole, possa diventare forma concreta di resistenza.
La giornata si è aperta con lo spettacolo “Il paese nelle mani – Cronaca d’Italia in sette stragi”, scritto e diretto da Nicola Zavagli e interpretato da Beatrice Visibelli, che ha accompagnato il pubblico, formato da oltre 600 studenti delle scuole superiori della Città Metropolitana di Firenze, attraverso una riflessione storica e civile sulle pagine più dolorose della storia repubblicana.
Al termine della rappresentazione, gli studenti hanno partecipato a un confronto diretto con familiari di vittime delle mafie: Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato Paolo Borsellino, assassinato il 19 luglio 1992; Giovanni Chinnici, figlio del giudice istruttore Rocco Chinnici, ideatore del pool antimafia, assassinato il 29 luglio 1983; Tina Montinaro, moglie di Antonio Montinaro, caposcorta del giudice Giovanni Falcone; Francesca Bommarito, sorella di Giuseppe Bommarito, appuntato dei carabinieri ucciso in un attentato, insieme al collega Pietro Morici, anch'egli di scorta al capitano Mario D'Aleo; Sauro Ranfagni, cugino di Rossella Casini, la giovane fiorentina uccisa dalla ’ndrangheta.
Il dibattito è stato ulteriormente arricchito dal contributo dell’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage dei Georgofili, della Fondazione Giovanni Falcone e dell’Associazione Amici di don Peppe Diana, che hanno offerto testimonianze e strumenti per comprendere l’importanza della memoria attiva e dell’impegno quotidiano contro le mafie.
A seguire si è svolta la cerimonia ufficiale, alla presenza delle autorità cittadine e istituzionali, durante la quale sono state scoperte le poltrone dedicate, fino a quel momento coperte dal Tricolore.
Alla cerimonia erano presenti Gabriele Gori, direttore generale della Fondazione CR Firenze, che sostiene il progetto, e Francesca Gatteschi, direttrice soci Unicoop Firenze. Sono intervenuti anche Leopoldo De Gregorio sostituto procuratore distrettuale antimafia presso il Tribunale di Firenze e Don Andrea Bigalli, delegato dell’Arcivescovo di Firenze Monsignor Gherardo Gambelli.
La giornata si concluderà alle 21 con “Fiore di campo. La mafia non è musica”, con Luisa Impastato e la Nuova Orchestra Pedrollo: un racconto dedicato all’importanza della scelta e alla storia dell’attivista antimafia e giornalista Peppino Impastato, ucciso l’8 maggio del 1978 a Cinisi. L’ingresso è gratuito.
