Elezioni regionali in Toscana, seggi chiusi. Via allo spoglio: Giani verso la vittoria. Crolla l'affluenza
Affluenza finale al 47.73%, la più bassa nella storia delle regionali in Toscana
lunedì 13 ottobre 2025 15:06
Seggi chiusi alle 15 oggi in Toscana, nel secondo giorno di voto per eleggere presidente e consiglieri regionali. Lo spoglio delle schede è iniziato subito dopo.
A contendersi il ruolo di governatore sono tre candidati, sostenuti da dieci liste: il presidente uscente Eugenio Giani, per la coalizione di centrosinistra formata da Pd, Avs, M5S, Lista civica Casa riformista, Alessandro Tomasi per il centrodestra, sostenuto dalle liste FdI, Fi, Lega, Noi moderati, lista civica ‘È Ora!’ e Antonella Bundu per la lista di sinistra Toscana Rossa.
DATI E AGGIORNAMENTI IN DIRETTA
"Sono emozionato. Grazie Toscana!", le prime parole che Eugenio Giani affida ai social. Giani si trova al comitato di via Forlanini, dove è arrivata anche la segretaria del Pd Elly Schlein, che sui social ha pubblicato il video dell'abbraccio con Giani, scrivendo: "Arrivata a Firenze. Congratulazioni Eugenio Giani".
Emiliano Fossi, segretario del Pd Toscana: "Una vittoria straordinaria per Eugenio Giani e per tutta la nostra coalizione! Il risultato delle elezioni regionali dimostra che il campo ampio e progressista funziona e che quando l'unità prevale sulle divisioni, i cittadini e le cittadine ci premiano. Un dato ci riempie di orgoglio: il Partito Democratico si conferma il primo partito in Toscana, con un risultato ancora migliore rispetto alle europee del 2024. Un segnale di fiducia che ci spinge a lavorare con ancora più determinazione per il futuro della nostra regione. Grazie a tutte le elettrici e gli elettori toscani. Adelante!".
Le parole della sindaca di Firenze Sara Funaro: "Non avevo dubbi sulla vittoria di Eugenio, è stato un ottimo Presidente e molto popolare. Con lui sarà un'altra alta stagione per la nostra terra e noi saremo con lui. Per la nostra Toscana e per la nostra Firenze".
Matteo Renzi su X: "Una grande vittoria per Eugenio Giani e il centrosinistra, evviva. E ho l’impressione che Casa Riformista sia proprio una bella idea".
SPOGLIO - Con 206 sezioni comunicate su 3922: Giani 53,81% - Tomasi 41,51% - Bundu 4,67%
PROIEZIONI - Dalla prima proiezione Opinio-Rai iI presidente uscente e candidato del centrosinistra Eugenio Giani è al 54,6%, il candidato del centrodestra Alessandro Tomasi al 40,6%, Antonella Bundu per la lista di sinistra Toscana Rossa al 4,8% (la soglia di sbarramento è del 5%).
EXIT POLL - Secondo i primi exit poll del consorzio Opinio Italia per Rai il presidente uscente Giani sarebbe in netto vantaggio: Eugenio Giani è dato al 52-56% - Alessandro Tomasi 39-43% - Antonella Bundu 4-6%.
AFFLUENZA. Affluenza finale al 47,73% in Toscana (dato definitivo, 3.922 sezioni comunicate su 3.922), un calo netto rispetto al 62,60% delle regionali del 2020. Quello del 2025 è il dato più basso mai registrato per l'affluenza alle regionali in Toscana, inferiore anche al 48,28% del 2015, che fino ad ora è stata l'affluenza più bassa nei cinquant’anni di storia della Regione.
Nella Città Metropolitana di Firenze l'affluenza più alta si è registrata a Sesto Fiorentino, 58,25%, seguito da Pontassieve con il 57,40%, mentre nel Comune di Firenze ha votato il 53,69% (nel 2020 l'affluenza è stata del 65,20%).
L'affluenza finale nelle Province toscane: Firenze 52,63% - Prato 50,82% - Pisa 50,18% - Pistoia 49,07% - Siena 49,07% - Arezzo 47,77% - Grosseto 44,93% - Livorno 42,30% - Lucca 40,42% - Massa Carrara 40,80%.
BALLOTTAGGIO - GIUNTA - CONSIGLIO REGIONALE
Ballottaggio, solo se nessuno al 40 per cento. Si vota con la possibilità di un turno di ballottaggio, da svolgersi a distanza di due settimane: tra le Regioni la Toscana è l’unica che lo prevede. Ma a differenza della regola che riguarda le elezioni comunali, dove la soglia sotto cui si ricorre al ballottaggio è il 50 per cento più uno dei votanti, nel caso delle regionali toscane l’eventualità si concretizzerà solo se nessun candidato presidente raccoglierà almeno il 40 per cento dei voti validi. La possibilità di un turno suppletivo è stata introdotta nel 2015. Al ballottaggio si presentano i due candidati più votati. Tra il primo e il secondo turno non sono ammessi ulteriori collegamenti tra le liste: le coalizioni rimangono invariate.
La nuova giunta. I risultati dello scrutinio saranno pubblicati in tempo reale sul sito della Regione attraverso il portale nazionale Eligendo. Si tratta comunque di risultati ufficiosi: quelli ufficiali arriveranno dopo che i tribunali avranno esaminato e riletto i verbali di tutte le sezioni elettorali toscane. Spetterà alla Corte di appello proclamare il nuovo presidente: di solito nei dieci giorni successivi. A quel punto ci saranno altri dieci giorni per convocare la prima seduta del Consiglio regionale e in quell'occasione il neo presidente comunicherà i componenti della nuova giunta, che nella legislatura in corso ha contato otto assessori (quattro donne e quattro uomini).
Come saranno assegnati i seggi del futuro Consiglio. Insieme al presidente della Regione, i toscani eleggeranno anche i consiglieri che andranno a comporre la futura assemblea regionale: quaranta in tutto (quarantuno con il presidente della giunta che ne fa parte integrante), lo stesso numero del 2015 e 2020, quindici in meno rispetto al 2010 e ben venticinque in meno rispetto al 2005. Per la coalizione vincente è previsto un premio di maggioranza, variabile: su quaranta seggi, non potrà averne meno di 23 (ma non più di 26).
Soglia di sbarramento. Potranno sperare di avere un rappresentante in consiglio regionale solo le liste che raccolgono più del 5% dei consensi in tutta la regione o, se parte di una coalizione e la stessa ha superato il 10 per cento, se hanno raccolto più del 3 per cento del consenso elettorale. Il calcolo della soglia si effettua sul totale dei voti validi per le liste e non su quello ai candidati presidenti.
Premio di maggioranza. Se il presidente eletto ottiene più del 45% dei voti, la coalizione che lo sostiene avrà diritto ad almeno 24 seggi (il 60 per cento dei quaranta in palio) ma non potrà andare oltre 26. Se il presidente eletto raccoglie tra il 40% e il 45% dei voti, la coalizione che lo sostiene avrà diritto da 23 a 26 seggi: se non li ha raccolti con i voti, le saranno assegnati con il premio di maggioranza. Se nessun candidato ottiene almeno il 40 per cento al primo turno (e si andrà al ballottaggio), 23 saranno i seggi assegnati alla coalizione del candidato vincente. In questo modo il presidente eletto potrà sempre contare su una maggioranza sufficiente per governare.
Almeno 14 seggi per la minoranza. La legge toscana garantisce in ogni caso anche l’opposizione: alle minoranze sono riservate complessivamente almeno 14 seggi. Per questo nel caso una coalizione raccolga più del 65 per cento dei consensi i consiglieri assegnati non potranno essere più di 26.
Un consigliere (almeno) per ogni circoscrizione. C’è un ulteriore paletto. Ognuna delle tredici circoscrizioni ha diritto a vedere eletto nel futuro Consiglio regionale almeno un consigliere, in modo da essere rappresentata.
NUMERI E STORIA DELLE REGIONALI TOSCANA
Nelle sezioni elettorali – 3922 in tutta la Toscana, 14 in meno rispetto al 2020, sono circa 3 milioni - per l’esattezza 3.007.106 - i toscani chiamati alle urne per eleggere il presidente della Toscana e i 40 consiglieri della Regione.
Dal 1970 ad oggi, escluso l’appuntamento elettorale del 12 e 13 ottobre 2025, i toscani hanno già votato undici volte per le elezioni regionali: nel 1970, nel 1975, nel 1980, nel 1985, nel 1990, nel 1995, nel 2000, nel 2005, nel 2010, nel 2015 e 2020. Fino al 2000 gli elettori sono stati chiamati alle urne per eleggere il solo Consiglio regionale, dal 2005 direttamente anche il presidente della giunta.
Cinque anni fa, alle consultazioni regionali del 2020, con poco meno di tre milioni di elettori chiamati alle urne a votare furono 1.870.283 toscani (il 62,6%): nel 2015 l’affluenza più bassa nei cinquant’anni di storia della Regione, poco oltre il 48 per cento, ben lontana dal 95,9 per cento del 1970 quando le Regioni sono nate.
Tra le province con più elettori c’è in testa quella fiorentina (781 mila), seguita da Lucca (quasi 356 mila, ma un settimo vive all’estero), Pisa (341 mila), Livorno (287 mila), Arezzo (quasi 274 mila) e Pistoia (quasi 247 mila). Le province con meno elettori sono Siena (208 mila), Prato (182 mila), Grosseto (177 mila) e Massa-Carrara (quasi 171 mila). Firenze, tra i 273 comuni toscani, è quello con il maggior numero di iscritti nelle liste elettorali (288 mila). Sul podio, uniche altre città con più di centomila elettori, ci sono anche Livorno (137 mila) e Prato (132 mila).
Tra i comuni con meno elettori il primato va a Capraia Isola (368 all’ultima revisione semestrale di giugno) e Sassetta (378): ambedue in provincia di Livorno, si scambiano nelle posizione rispetto a cinque anni fa. Terzultimo si conferma Montemignaio (460) in provincia di Arezzo. Sono tutti comuni con una sola sezione elettorale, come Orciano Pisano, Fosciandora, Ortigiano Raggiolo, Chitignano, Careggine, Guardastallo e Casale Marittimo.