Fabio Ulivastri, il cavaliere non vedente che sfida i limiti in sella al suo Montanaru

Il primo a montare un cavallo da corsa grazie alla Chatter Box. 'Con il cavallo giusto e la persona giusta, si può fare tutto'

1 Visualizzazioni

martedì 22 luglio 2025 10:53

Ha perso la vista a 18 anni a causa di un glaucoma, ma non ha mai perso la voglia di andare lontano. Fabio Ulivastri, 57 anni, impiegato dell’Agenzia delle Entrate e residente a Firenze, è tornato a gareggiare nel mondo dell’endurance equestre con risultati straordinari. A giugno ha vinto la gara di paraendurance a Montemurlo e il 13 luglio ha conquistato il secondo posto nella finale del campionato toscano a Marina di Pisa.

 

Un ritorno dopo anni lontano dalle competizioni ufficiali: l’ultima partecipazione risaliva al 2017. La disciplina del paraendurance, introdotta in Italia nel 2012, prevede gare brevi di circa 3 chilometri e si rivolge a cavalieri con disabilità visive. In gara, Fabio è preceduto da un cavallo guida, mentre lui segue in sella al fidato Montanaru.


"Monto dal 2009, è una questione di abitudine – racconta –. Il cavallo segue quello davanti. Con il cavallo giusto e la persona giusta, si può fare tutto".

 

Ulivastri si allena regolarmente in zona Pontedera, due volte a settimana per circa un’ora e quaranta. Nelle gare lunghe, da 30 chilometri, utilizza un casco con radiotrasmittente – la Chatter Box – che gli consente di ricevere indicazioni in tempo reale sul tracciato. "Nelle gare da 3 km non serve – spiega – ma è fondamentale per quelle più impegnative. E sarà indispensabile per la mia prossima sfida: i 60 km".

 

Fabio non si è mai accontentato di competere solo nel circuito paralimpico. Dal 2013 partecipa anche a gare insieme ad atleti normodotati. Con Indagato di Gallura, ex cavallo del Palio di Siena, ha affrontato maratone da 30 chilometri. È stato il primo atleta non vedente al mondo a entrare nella classifica regionale della FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) e il primo a montare un cavallo da corsa grazie alla Chatter Box, dispositivo sviluppato da Emanuele Ricciardi del Centro Ipovisione di Firenze, con il sostegno dei tassisti fiorentini.

 

Per sostenere la sua attività sportiva – spesso affrontata a proprie spese – Fabio ha lanciato una raccolta fondi attraverso la sua pagina Facebook Fabio Ulivastri: "L’integrazione sportiva è un percorso pieno di ostacoli, anche economici – si legge sul profilo –. Le spese per il cavallo guida, i trasporti e l’uso dei box sono a mio completo carico. Per questo chiedo il vostro aiuto: anche una piccola donazione può fare la differenza. Tutte le spese saranno documentate sulla mia pagina “Fabio Ulivastri” e cercando “Fabio Ulivastri Cavallo”. Vi ringrazio sin da ora per il sostegno".

 

 
logo-055 firenze

C & C Media s.r.l.
p.iva 06282890489

powered by Genetrix s.c.r.l. - web agency, applicativi web, siti internet, grafica

055firenze.it
Quotidiano online
registrato presso il tribunale di Firenze
nr. 5937 del 18/10/2013.