Referendum, strappati i manifesti per i ‘sì’ della Cgil a Firenze: sostituiti con ‘Italiani per destino’
Lo sfregio in favore dello slogan di Casaggì
mercoledì 04 giugno 2025 18:58
A Firenze alcuni dei manifesti Cgil che promuovono la campagna a sostegno dei 5 sì al referendum dell’8 e 9 giugno sarebbero stati strappati e sostituiti da quelli dalla forza giovanile di estrema destra Casaggì.
“Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni e testimonianze in tal senso - spiega Bernardo Marasco, segretario generale della Cgil Firenze - Siamo di fronte a un atto grave e per di più contraddistinto da una bella dose di vigliaccheria, come da tradizione a quelle latitudini, è un attacco a chi vuole una Italia aperta e accogliente da parte di chi ha una idea chiusa e discriminatoria”. “Poi, nemmeno il coraggio di metterci la faccia e fare la propria campagna per votare no, preferiscono solo silenziare la voce degli altri sovrapponendo i loro manifesti a quelli legittimante assegnati – aggiunge Marasco - Ecco una ragione in più per andare a votare: opporsi a questa deriva pericolosa che disprezza la democrazia e la convivenza civile, deriva che va avanti strisciando nel nostro Paese”.
Sui manifesti di Casaggì, affissi al posto di quelli della Cgil, è riportato tra le altre parole lo slogan “Italiani non per scelta, ma per destino”.
“Strappare dei manifesti per sostituirli con slogan che negano l’uguaglianza e alimentano la discriminazione è un gesto inaccettabile. Non è solo vandalismo, ma il tentativo di cancellare un’idea diversa di società: più giusta, più aperta, più inclusiva”, inizia così la denuncia sui social da parte della sindaca di Firenze, Sara Funaro.
“Chi oggi si oppone a una proposta di cittadinanza più semplice e civile lo fa negando una realtà sotto gli occhi di tutti: migliaia di ragazze e ragazzi che studiano, lavorano e crescono con noi fanno già parte della nostra comunità – continua la prima cittadina - Firenze non si fa intimidire. E continua a credere nei diritti, nella libertà e nella convivenza. La dignità delle persone venga prima dell’odio”.
Foto tratte dalla pagina Facebook di Sara Funaro