Ritrovato un cane sottratto insieme al camper a una famiglia in vacanza: la storia a lieto fine a Firenze
Ritrovato a Firenze, rintracciata la famiglia grazie al microchip
lunedì 19 maggio 2025 18:19
Era stato sottratto alla sua famiglia in vacanza nei giorni scorsi, è stato ritrovato a Firenze. Storia a lieto fine per il cane Cedric, notato da un cittadino nella zona del centro commerciale tra Calenzano e Campi Bisenzio. Il cane, apparso subito spaesato ma in buone condizioni, è stato segnalato alla centrale operativa della Protezione Civile, che ha attivato l’intervento del servizio di Igiene Urbana Veterinaria della Asl Toscana centro, con sede a Firenze, in viale Corsica.
Trasportato presso la struttura veterinaria, Cedric è stato sottoposto ai controlli sanitari di routine e all’identificazione tramite microchip, uno strumento fondamentale per il riconoscimento degli animali d’affezione. Le prime tre cifre del codice identificativo – in questo caso 250, corrispondente alla Francia – hanno permesso di risalire rapidamente al Paese di origine e di contattare l’anagrafe francese, che ha fornito i dati del legittimo proprietario.
È emerso così che il cane era stato sottratto alcuni giorni prima insieme al camper di una famiglia francese in vacanza in Italia e, con ogni probabilità, successivamente abbandonato. Il proprietario, ormai rientrato in patria dopo averlo creduto definitivamente perso, alla notizia del ritrovamento non ha esitato un istante: si è messo in viaggio in auto dalla Francia e ha raggiunto Firenze il prima possibile per riabbracciare il suo compagno a quattro zampe.
Il ricongiungimento nei giorni scorsi è avvenuto presso la struttura veterinaria di viale Corsica, in un momento di forte emozione che ha coinvolto tutta la famiglia. Il cane, ricordato con affetto da tutti – in particolare dai bambini – era stato dato per disperso, e il suo ritrovamento ha rappresentato un sollievo dopo giorni di apprensione. Nonostante la fatica del viaggio e le difficoltà vissute, la gioia di poterlo riabbracciare ha avuto la meglio.
"Questa storia a lieto fine è stata possibile grazie a una rete ben organizzata di soccorso e identificazione, e sottolinea quanto sia essenziale dotare ogni animale di un microchip e disporre di strutture capaci di offrire assistenza tempestiva e concreta a chi ne ha veramente bisogno", spiega l'Asl.