Impruneta celebra Sibilla Aleramo con due eventi culturali
Doppio appuntamento con letture, filmati e approfondimenti sulla celebre scrittrice del Novecento
lunedì 05 maggio 2025 20:00
L’Associazione Culturale Ferdinando Paolieri, con il patrocinio del Comune di Impruneta, organizza due iniziative per riscoprire la figura di Sibilla Aleramo, pseudonimo di Marta Felicita Faccio, scrittrice, poetessa e giornalista tra le più influenti del panorama culturale italiano del Novecento.
Il primo evento, dal titolo “Una donna di nome Sibilla Aleramo”, si terrà sabato 10 maggio 2025 alle ore 16.30 sotto il Loggiato del Pellegrino e sarà a cura di Dino Castrovilli, che introdurrà la biografia e l’impatto culturale dell’autrice, esordiente nel 1906 con il romanzo autobiografico Una donna.
Durante questo incontro sarà anche proiettato il video “Sibilla Aleramo, così bella come un sogno” (2019), della durata di 20 minuti, con la drammaturgia politica di Lorella Serni, la musica di Volfango Dami, la regia di Blinken Studio, e prodotto dalla Proloco Piana di Settimo-Scandicci.
Il programma del pomeriggio di Sabato 10 Maggio:
Saluti introduttivi di Manola Viti
Intervento dell’assessora Lara Fabbrizzi
Approfondimento biografico di Dino Castrovilli
Lettura, a cura di Manola Viti, di una lettera che Sibilla Aleramo scrisse a Dino Campana
Proiezione di un cortometraggio dedicato alla scrittrice
Lettura della poesia In un momento, composta da Dino Campana per Sibilla Aleramo, interpretata da Sergio Zuffo
“Sibilla Aleramo è un simbolo di coraggio, libertà e raffinatezza espressiva. Ricordarla oggi significa valorizzare le voci femminili e custodire una parte preziosa del nostro patrimonio letterario.” — dichiarano l’assessora Lara Fabbrizzi e la presidente dell’Associazione Ferdinando Paolieri Manola Viti.
Il secondo appuntamento è in programma sabato 31 maggio 2025 alle ore 16.30 presso la Biblioteca Comunale Maria Maltoni di Impruneta, nell’ambito del ciclo di incontri letterari “Tè, Libri e Pasticcini”. Protagonista sarà il romanzo epistolare Amo, dunque sono (1927), opera intensa e intima che verrà esplorata attraverso letture e riflessioni condivise.