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Firenze, 8 marzo in piazza: il corteo transfemminista contro patriarcato, guerra e povertà

'Lotto boicotto sciopero' il motto della manifestazione di Non una di meno. Nel pomeriggio torna 'La Toscana delle donne'

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sabato 08 marzo 2025 10:21

"Lotto, boicotto, sciopero": a Firenze sabato 8 marzo, Giornata internazionale della donna, si terrà un "corteo transfemminista contro patriarcato, guerra e povertà", organizzato da Non una di meno.

 

Il corteo, con concentramento dalle 14 in piazza Santissima Annunziata, partirà alle 17, attraverserà il centro per terminare in Largo Annigoni. Un corteo che si preannuncia 'rumoroso', ma, Non una di meno Firenze informa che saranno disponibili tappi per le orecchie, e che il fondo del corteo sarà più silenzioso per chi ne ha bisogno.

 

"L’8 marzo 2025 chiamiamo allo sciopero transfemminista dal lavoro produttivo, riproduttivo e di cura, dei consumi. Abbattiamo i ruoli e le aspettative di genere, per boicottare la riproduzione di un sistema sociale sempre più violento e autoritario - si legge nel comunicato di Non una di meno - Chi sostiene la cultura patriarcale parla della sicurezza come ordine, controllo, repressione e punizione. Rispondiamo che la sicurezza è l’educazione alla sessualità, alle emozioni e al consenso come materia curricolare fin dalle primarie. La sicurezza sono i servizi sociali per tuttu, centri antiviolenza femministi con finanziamenti adeguati e strutturali, il diritto alla salute e all’autodeterminazione, l’aborto libero, sicuro gratuito, il supporto ai percorsi di affermazione di genere! La sicurezza è finanziare veri percorsi di autonomia e fuoriuscita dalle relazioni violente, accordare i tempi dei processi penale e civile, rigettare la PAS dai tribunali, fermare la vittimizzazione secondaria. La sicurezza è il salario minimo, stipendi dignitosi e contratti adeguati, il reddito di autodeterminazione. La sicurezza è un piano casa, affitti calmierati, quartieri vivibili con spazi verdi e di socialità, contro la solitudine e l’emarginazione. La nostra sicurezza è riconoscere la cittadinanza alle seconde generazioni, abrogare le leggi sull’immigrazione volte a creare clandestini e clandestine, rompere gli accordi italo-libici, aprire le frontiere e chiudere i CPR in Italia e in Albania. La sicurezza è demilitarizzazione".

 

"Con lo sciopero transfemminista vogliamo rendere visibili e dare riconoscimento a tutti quei lavori essenziali, sfruttati, precari, non riconosciuti come tali, e trovare insieme pratiche di lotta che consentano l’astensione dal lavoro – da ogni forma di lavoro, a cominciare da quello di cura nei contesti famigliari, dato per scontato. Il fascismo contemporaneo sta dilagando e attecchisce su chi non accetta l’autodeterminazione di donne, froce, lesbiche, queer, trans, migranti, seconde generazioni, sex workers, siamo però convinte che la potenza della nostra lotta ha basi solide, che è una trama minuziosa che tessiamo da secoli e che ormai il mondo patriarcale, fascista, coloniale capitalista e razzista non è più sostenibile né a livello ambientale né a livello sociale. E noi siamo insieme e siamo arrabbiate, continuiamo a riprenderci spazio, a immaginare futuri migliori", conclude Non una di meno.
 

 

TRA LE ALTRE INIZIATIVE DI OGGI:

Marzo Donna, a Firenze un mese di iniziative in tutta la città per celebrare l'8 marzo

'La Toscana delle donne', concerto gratuito con Giulia Mei, Giulia Mazzoni e Paolo Vallesi

Eventi, Chiara Francini racconta il suo 8 marzo a teatro

 

 

Immagine del corteo di repertorio

 

 

 
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