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Settore moda, in Regione il tavolo sulla crisi. Giani: 'La Toscana fa fronte comune'

Tavolo regionale con le parti sociali e gli enti locali. Annunciato un forum dedicato al rilancio del sistema toscano della moda

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lunedì 18 novembre 2024 17:35

Si è tenuto questa mattina in Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze il tavolo regionale sulla crisi del settore della moda, convocato con le parti sociali e gli enti locali dopo la manifestazione di alcuni giorni fa organizzata dai sindacati, che ha visto duemila persone in corteo a Firenze.

 

“Un incontro molto costruttivo” da cui “si alza una voce comune di tutta la Toscana per la difesa e il rilancio del sistema moda”, e che “si aggiorna a lunedì prossimo per allargare il confronto anche ai parlamentari toscani, europarlamentari, oltre al direttore di Irpet e ai vertici toscani di Bankitalia per fornirci anticipazioni sullo studio che stanno svolgendo”, ha fatto il punto il presidente Eugenio Giani.

 

“Un incontro voluto – aveva sottolineato in apertura il presidente, affiancato dall’assessore all’economia Leonardo Marras e in videocollegamento dall’assessora al lavoro e alla formazione Alessandra Nardini – per dare una scossa e un sussulto alle iniziative contro questo momento difficile” che sta vivendo il settore e “che coinvolge l’intera regione – ha ricordato il presidente - dalla Piana fiorentina all’Amiata, dal Valdarno aretino al comprensorio del cuoio”.

 

Serve fare squadra – afferma Giani -  a tutela di un ambito così cruciale per l’economia regionale, per il Made in Italy e per l’occupazione di circa 140mila addetti”.


D’accordo con i rappresentanti delle categorie economiche, le organizzazioni sindacali, i sindaci e assessori presenti, Giani ha indicato due livelli su cui questo “fronte comune” dovrà muoversi sin da subito. “Da un lato – dice Giani – occorre richiamare il governo a interventi rapidi, a partire dalla legge di bilancio, finanziando accanto ad ammortizzatori sociali ad hoc che siano effettivamente applicabili e adeguati, anche misure di moratoria del credito e degli oneri fiscali. Dall’altro proseguiremo la riflessione già avviata sulle azioni della Regione tese a salvaguardare il nostro tessuto imprenditoriale, che proprio per le dimensioni e le caratteristiche, è una questione che riguarda la Toscana diffusa. La riflessione dovrà anche toccare l’interlocuzione con i grandi gruppi nazionali e stranieri attivi in Toscana che hanno un grande ruolo sulle dinamiche dell’intera filiera”.


“A metà dicembre – conclude il presidente – convocheremo un vero e proprio forum in cui approfondire il dibattito, aprendolo al più ampio numero di voci per discutere sugli interventi che lo Stato, la Regione, i comuni possono prendere per fronteggiare una crisi divenuta strutturale a causa di fattori geopolitici e dei cambiamenti dei consumi”.

 

 

 
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