Firenze ricorda l'alluvione. La sindaca Funaro: 'Maggiore attenzione a tutta la fase costruttiva'
Solidarietà a Valencia e alle terre spagnole devastate
lunedì 04 novembre 2024 18:17
Il 4 novembre del 1966 le acque e il fango del fiume Arno invasero la città di Firenze e nella giornata di oggi si è commemorato questo triste anniversario.
Nel cortile della Dogana di Palazzo Vecchio è stata deposta una corona di allora in ricordo delle vittime dell'alluvione. Successivamente nella basilica di Santa Croce c'è stata poi celebrata una messa in ricordo delle vittime, alla presenza del gonfalone di Firenze e della sindaca Sara Funaro, che ha anche lanciato, al ponte alle Grazie, una corona di alloro in Arno.
"Firenze non dimentica quei terribili giorni del novembre 1966. Oggi, però, è anche necessario portare lo sguardo all'attualità. Agli episodi che, nell'area metropolitana, sono accaduti appena pochi giorni fa. E alla tragedia di Valencia. Il cambiamento climatico ed eventi drammatici stanno stravolgendo i nostri Paesi. E assistiamo, con sempre maggiore frequenza, a fenomeni metereologici estremi. Per questo noi tutti, e i sindaci ancora di più, dobbiamo non solo intervenire nei momenti tragici ma prendere sempre più coscienza della necessità di modificare alcune soluzioni urbanistiche delle nostre città". Ha detto la sindaca Sara Funaro.
"Dobbiamo ragionare in prospettiva e per questo si deve prestare maggiore attenzione a tutta la fase costruttiva - ha aggiunto la sindaca - la famosa 'città spugna' con gli asfalti drenanti, le isole del verde, lo stombamento dei corsi d'acqua. Proprio a Firenze abbiamo avviato uno studio su tutti i corsi d'acqua presenti con l'obiettivo di andare a 'stombare' dove possibile e dare nuova vita a quei corsi. E portare avanti tutte quelle altre azioni che servono per la mitigazione del rischio idraulico dei fiumi, in particolar modo le casse d'espansione dell'Arno per le quali la Regione sta investendo e andando avanti con progettualità".
"Abbiamo oggi un obbligo morale e di solidarietà verso Valencia e le altre terre spagnole devastate - sottolineato - ricordando i morti che ci sono stati, i dispersi, una città messa in ginocchio. Una città non dobbiamo sentire lontana, ma vicina. Il mio auspicio è che Valencia possa avere la stessa solidarietà, amore e partecipazione che ha avuto la nostra meravigliosa Firenze. Solo così riusciremo a rendere onore alle tante persone che purtroppo oggi non ci sono più".
Anche il presidente del Consiglio Comunale Cosimo Guccione ha ricordato l'alluvione. 'In ogni famiglia fiorentina, o che comunque vivesse a Firenze nei giorni dell’alluvione, risiede una memoria fortissima di quei terribili momenti. Io sono cresciuto con quanto mi hanno raccontato mia madre e mio nonno, per esempio. Il racconto di mio nonno – ricorda il presidente del Consiglio comunale Cosimo Guccione – che per mettere in salvo la macchina appena comprata partì da un garage sotterraneo di via Scipione Ammirato alla volta di Fiesole, da dove poi ebbe difficoltà a comunicare con la famiglia, che rimase in ansia fino al giorno successivo quando riuscì a tornare portando viveri pagati a caro prezzo.'