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Dall'identità di genere all'accoglienza: il festival Equivalenze, dove il terzo settore incontra scuola e comunità

A Firenze quattro giorni di incontri, laboratori, percorsi formativi. In mostra le opere dei richiedenti asilo e delle donne ucraine

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martedì 01 ottobre 2024 11:59

Incontri con esperti alla mostra con opere di donne e migranti accolti nel territorio fiorentino, “colazioni con furto” animate da improvvisazioni teatrali, laboratori in movimento e sui 6 sensi (gusto, tatto, olfatto, vista, udito e libertà), concerti e interviste con inviate di guerra: è il Festival Equivalenze 2024, promosso dalle cooperative sociali Il Girasole (parte del consorzio Co&So) e CAT Coop. Soc., realizzato grazie anche ai contributi di Burberry Group plc, The Burberry Foundation e International Youth Foundation (Iyf), Sai Sds Firenze, Sai Sds Fiorentina Nord Ovest, Sai Comune di Pontassieve, Lomography, Fondazione CR Firenze, Dal Lago Ttc e di tantissime associazioni e realtà che si occupano di diversità.

 

Due dei laboratori previsti, "Drop the hate" e "Sorsi Lab" fanno parte di Burberry Inspire, un programma globale di coinvolgimento dei giovani sostenuto da Burberry Group plc, The Burberry Foundation e International Youth Foundation (Iyf), che Co&So sta realizzando.

 

Tutte le iniziative si terranno dal 2 al 5 ottobre 2024 presso Le Murate e alla Rfk International House of Human Rights a Firenze: un percorso in cui i partecipanti saranno direttamente coinvolti in laboratori, incontri tematici e formativi, momenti di condivisione e confronto sul tema della diversità e del suo valore.

 

“Equivalenze vuole essere un Cantiere e si propone come un’esperienza trasformativa, un’opportunità unica per sperimentare direttamente nuove modalità in ogni ambito della nostra vita, nelle relazioni, a scuola, a lavoro, nella comunità. Partecipare a Equivalenze significa abbracciare la diversità, riconoscerla come una risorsa preziosa, creare nuove idee e agire per costruire insieme una comunità più giusta e armoniosa” affermano Monica Reis Danai e Sabrina Manuela Emilio, direttrici di Equivalenze. “E' un invito a coprogettare, tutti insieme, idee e prospettive”.

 

L'iniziativa si aprirà il 2 ottobre (ore 9.30) con i saluti di Sara Funaro, sindaca di Firenze, Benedetta Albanese, assessora Educazione, Nicola Paulesu, assessore al Welfare, Francesca Bottai e Sandro Meli, presidenti delle Cooperative Il Girasole e CAT Coop. Soc.

 

Seguirà poi un programma di quattro intensi giorni. Si parlerà di attualità con la reporter di guerra Francesca Borri (2 ottobre ore 18.30), firma de Il venerdì di Repubblica, di identità di genere con Letizia Baroncelli del Centro Ascolto Uomini Maltrattanti (giovedì 3 ottobre ore 10), di stereotipi e controsterotipi con Cosimo Di Bari e Francesca Dello Preite, docenti dell'Università degli Studi di Firenze (3 ottobre ore 14.30), di carcere con Beppe Battaglia, scrittore e volontario nelle carceri, Laura Calvanelli e Sabrina Manuela Emilio, educatrici. Ci saranno poi laboratori di arte, danza, musica, giochi per scoprire se stessi e gli altri, yoga, sfilate e feste danzanti.

 

Un momento fondamentale del Festival riunirà varie realtà dei settori scolastico, lavorativo e comunitario: l'obiettivo è mappare i bisogni e le criticità esistenti per avviare un percorso all’interno del Cantiere Equivalenze (un progetto che mira a creare reti solide e sinergie efficaci per un cambiamento reale e duraturo) per la redazione di un Manifesto finale che rifletterà le esigenze emerse e proporrà soluzioni pratiche per promuovere inclusione e diversità. Questo progetto prevede due fasi, una iniziale di raccolta dei bisogni che si terrà mercoledì 2 ottobre alle 11 e una fase di chiusura venerdì 4 dalle 14.30 alle 19.30 per la stesura del documento.

 

Un mondo fatto di fili colorati, un prato pieno di margherite e la Tour Eiffel dipinte su tela, un paesaggio “costruito” con bottoncini colorati: sono le opere realizzate dai richiedenti asilo ospitati al Cas (Centro di accoglienza straordinaria) Matteotti di Fiesole, e dalla donne ucraine accolte al Cas Poeti, raccolte nella mostra “Arte senza confini: incontro di culture e migrazioni” che accompagnerà il Festival Equivalenze 2024. La mostra sarà allestita nella Casa delle donne, ogni giorno della manifestazione dalle 9.30 alle 19. 

 

“Nel momento del creare la persona si è fermata e si è data il tempo per dedicarsi al proprio mondo interno attraverso connessioni di colori ed emozioni” spiegano gli operatori e le operatrici dell'équipe educativa dei due Cas, gestiti dalla Coop Il Girasole. “I percorsi dei richiedenti asilo sono sempre più caratterizzati dal tempo sospeso dell’attesa: l’attesa di un documento, di un appuntamento, l’attesa per non essere più invisibili, l’attesa di essere veramente considerati parte di una società che da un lato li accoglie ma che gli rimanda, tra le altre cose, che non proprio tutti sono i benvenuti. Un tempo sempre uguale a se stesso che non è facile gestire e che, spesso, fa emergere un vuoto ed il dolore per la lontananza dai propri affetti e dalle proprie radici. Ecco, allora, che dedicarsi alla propria creatività diventa uno spazio dove il tempo assume nuovamente un significato”.

 

Per le donne beneficiarie di protezione temporanea, fuggite dall’Ucraina, il percorso è diverso. "L’attesa per i documenti non c’è ma vi è quella legata alla speranza che tutto torni come prima e che si possa tornare a vivere nei propri Paesi. Un'attesa che non svanisce e che quando diventa troppo lunga può evocare il pensiero che questa guerra non finirà presto come si sperava e che una nuova vita dev’essere ricostruita, nonostante non lo si desiderasse. Allora ecco che si fa strada un altro tempo da riempire, una tela vuota si apre davanti a sé, un foglio bianco sul quale fare affiorare linee, un percorso inatteso” concludono.

 

 

 
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