Una maledizione. L'ennesima beffa. La Fiorentina perde la terza finale consecutiva, ad Atene vince l'Olympiacos ai supplementari con il gol del più temuto, El Kaabi al 115'. Giocatori impietriti di fronte agli oltre 9mila fiorentini giunti in Grecia, molti dei quali infuriati e particolarmente delusi dall'esito dell'ultimo atto.

La Fiorentina parte un po' timorosa, la prima occasione è per Podence che impegna Terracciano dopo 3 minuti. La Fiorentina però reagisce, Belotti conclude male dopo una bella azione di Gonzalez, poi gol annullato a Milenkovic per pochi centimetri di fuorigioco. E' quindi Bonaventura ad avere due ghiotte occasioni, ma Jack è poco lucido e viene chiuso in entrambi i casi. 

A metà ripresa ancora un'occasione importante per la Fiorentina, stavolta per Kouame: Dodo lo serve libero dentro l'area di rigore, il tiro dell'ivoriano è però strozzato e non va a segno. Uno degli episodi che verranno ricordati, al negativo, dai tifosi. Dopo un brivido per un colpo di testa di Iborra si va ai supplementari. L'ex Jovetic, che entra e dà forza offensiva all'Olympiacos, impegna Terracciano al 95', ma al 115' arriva il gol vittoria: l'arbitro lascia correre su un fallo abbastanza evidente in area su Milenkovic, poi Hezze rimette in mezzo una palla tagliata sulla quale El Kaabi anticipa il subentrato Ranieri. Terracciano immobile, palla nel sacco. Gioco fermo per oltre 3 minuti per revisione al Var su un possibile fuorigioco, ma viene poi certificata la posizione regolare del centravanti dei greci. Gol buono, la Fiorentina ci prova poi con Ikonè, ma il pari non arriva. Italiano incredulo, giocatori in lacrime e immobile di fronte alla curva viola. Tanta amarezza anche per Commisso, giunto in Grecia sognando di regalare un trofeo anche alla memoria di Joe Barone.