E' arrivata ai Militari del Nucleo Carabinieri forestale di San Casciano Val di Pesa la segnalazione da parte di un cittadino che denunciava che il gatto di sua proprietà era rimasto intrappolato, ma fortunatamente sopravvissuto, per una notte intera in un laccio metallico, illecitamente utilizzato per la cattura di animali, in un'area boscata nel comune di Impruneta (Firenze).

I forestali si sono adoperati dunque per compiere un’intensa attività di indagine in merito ai fatti segnalati. Dopo aver individuato il luogo ed ispezionato i dintorni, hanno provveduto a monitorare la situazione con sopralluoghi mirati e con l'utilizzo di tecnologie in dotazione al Reparto, verificando che non ci fossero animali intrappolati e disarmando ogni volta il laccio.

Dalle verifiche svolte, è stato individuato un soggetto di sesso maschile di età presumibile tra i 16 e 18 anni, che periodicamente innescava e posizionava alcuni lacci costituiti da fune in acciaio a scorsoio, a ridosso di una recinzione perimetrale e in prossimità di un varco presente nella stessa, appositamente creato o lasciato volutamente libero, per permettere il passaggio di animali di piccola taglia.

Il luogo dove è stato visto il soggetto che maneggiava i lacci metallici è risultato essere lo stesso punto dove, qualche giorno prima, era rimasto intrappolato il gatto di proprietà del denunciante.

Da successiva visura catastale dei terreni oggetto di accertamento e dal riconoscimento anagrafico effettuato presso il Comune di Impruneta, i forestali hanno individuato il soggetto in uno studente, ancora minorenne, che è stato segnalato all'AG per maltrattamento di animali, ai sensi dell'art. 544 ter del Codice penale. Interpellato dai militari, alla presenza del padre, il ragazzo avrebbe raccontato di aver agito così per emulare dei video di cattura di animali selvatici visti in Rete. I due lacci sono stati posti sotto sequestro penale.