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'Cobweb' di Kim Jee-woon, vince il 22esimo Florence Korea Film Fest

Protagonista l’attore premio Oscar per Parasite Song Kang-ho

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sabato 30 marzo 2024 18:35

E' “Cobweb” di Kim Jee-woon, film ironico e atto d’amore per il cinema, ambientato in Corea del Sud negli anni ‘70, ad aggiudicarsi il premio come miglior film della 22esima edizione del Florence Korea Film Fest, il festival dedicato alla cinematografia della Corea del Sud, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta venerdì 29 marzo, al cinema La Compagnia.

 

L’opera - in concorso nella sezione Orizzonti Coreani - del visionario regista Kim Jee-woon, con protagonista l’attore premio Oscar per Parasite Song Kang-ho, è una storia ironica e ritratto del mondo del cinema della Corea degli anni ‘70 pervasa da irresistibile humor nero. Il film racconta la storia del regista Kim Ki-yeol, convinto a rigirare il finale del suo film per farne così un capolavoro, che si ritroverà alle prese con poco tempo, tanta burocrazia e improbabili richieste degli interpreti, un attimo prima dell’esplosione di fama del cinema coreano.

 

La giuria, quest’anno presieduta da Elisabetta Vagaggini, Ginevra Barbetti, Laura Della Corte, Lorenzo Pierazzi, Luca Barni, Carlo Pellegrini ha assegnato il premio con la seguente motivazione: “Per la capacità di raccontare il cinema e mescolare in maniera innovativa i generi thriller, horror e commedia con virtuosi salti temporali tra verità e finzione. Per la maestria registica nel ritmo e nell'ironia della scrittura, oltre a quella delle interpretazioni degli attori, tra cui spicca quella del protagonista Song Kang-ho. Per la capacità straordinaria di stare in equilibrio sul sottile diaframma che separa il dramma dalla commedia, la realtà dalla finzione, portando lo spettatore a riflettere sul confronto continuo tra arte e vita”.

 

La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale per la Miglior regia al film “Greenhouse” della regista Lee Sol-hui, in concorso nella sezione Independent Korea con queste parole: “Per la capacità della giovane regista Lee Sol-hui, in Greenhouse, di confezionare un’opera d’esordio con un tratto registico di alto livello, nella quale, a partire dai drammi di due famiglie – quello di un’anziana coppia e quello di una giovane madre single impegnata ad offrire un futuro al figlio adolescente - si fondono temi sociali e un susseguirsi di eventi che virano dal thriller e alla commedia. Un film avvincente, nel quale accadimenti inverosimili danno vita ad una storia credibile, dal punto di vista umano, che si avvale di una regia ottima, di un gran lavoro di montaggio e delle impeccabili interpretazioni su cui spicca prova della protagonista Kim Seo-hyung”.

 

Inoltre, la giuria ha assegnato una menzione speciale per la Migliore opera prima, al film “Hail to Hell” della regista Lim Oh-jeong in concorso nella sezione Independent Korea, “per una storia di formazione e amicizia che racconta sapientemente problematiche giovanili della società contemporanea, come il bullismo e le sofferenze ad esso collegate, il desiderio di vendetta, la solidarietà, e anche la falsità delle sette religiose basate sul fanatismo. La recitazione delle giovani protagoniste è davvero sorprendente e la regista dimostra di avere padronanza di ogni aspetto della macchina Cinema. Possiamo concludere che il cinema sudcoreano è in buone mani!".

 

Infine il film che si aggiudica il premio del pubblico in sala è “Honeysweet” di Lee Han, commedia d’amore che vede protagonista Choi-ho, un ragazzo che conduce un'esistenza solitaria, mentre Il-young è una donna sola con una figlia adolescente, i due si conoscono quando lui va nell’agenzia in cui lei lavora per cercare di saldare il debito di suo fratello. Si piacciono molto, ma non tutti sostengono la loro unione.

 

 

 
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