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River to River Florence Indian Film Festival, inaugurazione con la superstar di Bollywood

Abhishek Bachchan incontrerà il pubblico per presentare in prima italiana di 'Ghoomer'

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mercoledì 06 dicembre 2023 12:55

Sarà la superstar di Bollywood Abhishek Bachchan, vincitore di un National Film Award, il più importante riconoscimento cinematografico dell’India, e tra i due soli artisti indiani ad essersi aggiudicato per 3 anni consecutivi il prestigioso Filmfare Award, a inaugurare la 23esima edizione di River to River Florence Indian Film Festival, l’unica manifestazione in Italia che esplora il volto dell’India contemporanea attraverso il cinema, con la direzione di Selvaggia Velo, in programma dal 7 al 12 dicembre presso il cinema La Compagnia (via Cavour 50/R).

 

Appuntamento giovedì 7 dicembre ore 20.30, quando l’attore e produttore, figlio dell’iconico divo Amitabh Bachchan e protagonista dei più famosi blockbuster bollywoodiani degli ultimi vent’anni, incontrerà il pubblico insieme al regista R. Balki in occasione della prima italiana del suo ultimo film: la storia di sport e riscatto al femminile “Ghoomer” (India, 2023, 135’), lavoro dal cast all stars tra cui la stella di Bollywood Shabana Azmi. La pellicola – ispirata a fatti realmente accaduti, con la vicenda di una giocatrice di cricket che, dopo aver perso una mano in un incidente, viene aiutata a risollevarsi da un ex giocatore burbero e fallito arrivando a riscrivere a modo suo la storia dello sport – sarà preceduta dalla cerimonia di inaugurazione con gli interventi, tra gli altri, dell’ambasciatore dell’India Neena Malhotra, della vicesindaca di Firenze Alessia Bettini e della direttrice del festival. River to River Florence Indian Film Festival si svolge con il patrocinio dell’Ambasciata dell’India, sotto l'egida di Fondazione Sistema Toscana nell’ambito della "50 Giorni di Cinema a Firenze”, con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana, Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze.

 

Sempre nell’ambito del festival, alle 12.30 presso lo spazio espositivo C.A. Ciampi del Consiglio Regionale della Toscana (via de’Pucci 16), si terrà il vernissage della mostra “My India/Megalopolis”: per la prima volta esposto il lavoro scattato nell’arco di oltre 15 anni dal fotografo Rocco Rorandelli, tra i fondatori dell’acclamato collettivo TerraProject: un viaggio visuale nel subcontinente indiano attraverso lo straordinario processo di urbanizzazione che sta portando 250 milioni di persone a spostarsi dalle campagne alle città. Organizzata in collaborazione con fsm - Fondazione Studio Marangoni la mostra documenta le lunghe e attente esplorazioni di alcune delle principali megalopoli e città indiane – Nuova Delhi, Mumbai, Chandigarh – dove di giorno in giorno foreste e campi seminati lasciano spazio a edifici commerciali e complessi residenziali per alimentare a volte l’illusione e a volte la realtà di una nuova vita urbana. “Il progetto nasce dalla ricerca di quel senso di stupore che coglie il viaggiatore occidentale nel contemplare la rapidità con la quale si espandono le città del subcontinente”, spiega Rorandelli, fotografo documentarista con un curriculum di lavori pubblicati tra gli altri anche su Le Monde, GEO, National Geographic, Der Spiegel, The Washington Post, The Wall Street Journal, The Guardian, Monocle, Paris Match. “Insieme all’allargamento dei confini cittadini, il mio obiettivo si è fermato a registrare il respiro di coloro che abitano queste città”. La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile dall’11 al 16 dicembre (orari lu/ve 10.00-12.00 e 15.00-19.00, sa 10.00-13.00).

 

Il River to River non si ferma qui e svela un altro “asso nella manica” di questa edizione: la kermesse fiorentina porterà infatti sul palco del Cinema La Compagnia Adil Hussain, attore pluripremiato e apprezzato dal pubblico internazionale per le sue interpretazioni ne “Il Fondamentalista riluttante” della regista Mira Nair e “Hotel Salvation” di Mukti Bhawan. Tra i più prolifici interpreti indiani, con all’attivo oltre ottanta pellicole e due National Film Awards, il riconoscimento cinematografico più prestigioso in India, Hussain presenterà al festival insieme alla regista Nathalia Syam la prima italiana dell’ultimo film “Footprints on Water”, uno spaccato sul mondo dell’immigrazione clandestina vincitore al New York Indian Film Festival come “Miglior opera prima” (8 dicembre, ore 20.30).

 

Adil Hussain saluterà gli spettatori anche in compagnia di un altro attesissimo ospite: l’attore Suraj Sharma (“How I Met Your Father”, “Happy Death Day 2U”), suo coprotagonista nel film 4 volte premio Oscar e trionfatore ai Golden Globe “Vita di Pi”, insieme al quale parteciperà al ritorno sul grande schermo dell’opera di Ang Lee (10 dicembre, ore 17.00). Sharma sarà poi al festival con l’anteprima del nuovo lavoro “Gulmohar”, saga familiare firmata dal cineasta Rahul Chittella (9 dicembre ore 20.30).

 

River to River Florence Indian Film Festival proporrà oltre 30 i titoli tra lungometraggi, documentari e corti in prima italiana ed europea. Determinazione, riscatto, migrazioni e mutamenti sono le tematiche che connettono le opere selezionate. Da non perdere l’omaggio al regista bengalese Mrinal Sen, maestro della New Wave cinematografica dell’India orientale acclamato e premiato nei più importanti festival internazionali, dalla Mostra del Cinema di Venezia al Festival di Cannes, con due dei suoi film più significativi, “Interview” (8 dicembre ore 16.00) e “Bhuvan Shome” (9 dicembre ore 16.00).

 

Tra i titoli da segnalare anche “Goldfish” di Pushan Kripalani (12 dicembre ore 20.30) film di chiusura del festival in anteprima italiana, ritratto di una donna (l’attrice e modella Kalki Koechlin, celebre nel ruolo di Batya Abelman nella serie Netflix “Sacred Games”) costretta a confrontarsi con le ferite passato per affrontare il declino psichico della madre (Deepti Naval, icona del cinema hindi). Spazio al cinema del reale con il documentario “Fatima” di Sourabh Kanti Dutta, che segue la protagonista – attivista ex sposa bambina – nella lotta contro il traffico sessuale nello Stato del Bihar, al confine col Nepal (12 dicembre ore 18.30). Immancabili i lustrini e le coreografie di Bollywood col film campione di incassi 2023 in India: “Rocky aur Rani Ki Prem Kahaani” di Karan Johar, interpretato dalle superstar Ranveer Singh e Alia Bhatt (10 dicembre ore 20.30).

 

“La ventitreesima edizione del festival dedicato al cinema indiano è un momento riconosciuto dalla cittadinanza e un’occasione che arricchisce l’offerta culturale della nostra regione. Un vero e proprio cortocircuito culturale fa sì che le feste prenatalizie siano ormai saldate all’avvio del River to River. Una rassegna di film che ci apre gli occhi su una parte del mondo emblema di complessità e contraddizioni e, allo stesso tempo, cantiere di sviluppo costante. Quest’anno attraverso la mostra “My India/Megalopolis” di Rocco Rorandelli, tra i fondatori del collettivo Terra Project, anche il Consiglio regionale ospiterà una parte del festival. Una partecipazione di cui siamo orgogliosi e che conferma il sostegno delle istituzioni regionali al settore cinematografico e al mondo della cultura che, anche attraverso il percorso degli Stati Generali della Cultura, vogliamo rendere sempre più centrali nelle politiche di sviluppo della nostra regione”. È quanto dichiara Cristina Giachi, presidente della Commissione Istruzione, formazione, beni e attività culturali del Consiglio Regionale della Toscana.

 

“Un programma ricchissimo che offre un'ampia panoramica sulla varietà del cinema indiano contemporaneo – dice la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini – promettendo un'esperienza cinematografica davvero avvincente. La presenza di nomi importanti, insieme alla molteplicità di opere proposte e alla combinazione di film, mostre ed eventi collaterali, rende il festival un'occasione imperdibile per immergersi nella cultura indiana in tutti i suoi aspetti. Creare un ponte culturale attraverso il cinema è fondamentale per favorire la comprensione reciproca e abbattere barriere culturali. Il cinema offre uno sguardo intimo nelle vite e nelle prospettive di persone di diverse culture, consentendo al pubblico di identificarsi e comprendere esperienze altrui. Una forma d'arte in grado di stimolare empatia, promuovere il dialogo interculturale e contribuire a un mondo più inclusivo, abbattendo stereotipi e pregiudizi”.

 

"Con il River to River Florence Indian Film Festival il programma della “50 Giorni di Cinema a Firenze" si arricchisce delle narrazioni sul grande schermo che raccontano l'India di oggi”, afferma il presidente di Fondazione Sistema Toscana, Iacopo Di Passio. E prosegue: "I film, i documentari e i cortometraggi del festival, come ogni anno, portano a Firenze e in Toscana la cultura, le tradizioni e le nuove istanze di un paese estremamente variegato e composito, che vanta una delle principali industrie cinematografiche al mondo, ancora tutto da conoscere e apprezzare. Come Fondazione Sistema Toscana siamo pertanto lieti di ospitare la nuova edizione dell'unico festival italiano interamente dedicato alla cinematografia indiana, uno degli eventi più attesi tra le proposte culturali della nostra regione”.

 

"Sarà un'edizione imperdibile – conclude la direttrice Selvaggia Velo – festeggeremo i 23 anni del festival con la star di Bollywood Abhishek Bachchan, per la prima volta ospite di un evento cinematografico in Italia, che inaugurerà il River to River col suo ultimo lavoro da protagonista. Il pubblico in sala incontrerà attori del calibro di Suraj Sharma, protagonista tra gli altri de “La Vita di Pi” e il pluripremiato interprete Adil Hussain, noto anche per il suo ruolo da protagonista in "Il Fondamentalista riluttante", entrambi presenteranno al River i loro nuovi film in prima italiana”. E prosegue: “La cultura indiana è sempre più presente nelle nostre vite in svariati ambiti e, nonostante la distribuzione del cinema indiano non sia ancora consolidata nel nostro Paese, negli ultimi anni anche grazie alle piattaforme online, gli spettatori italiani hanno scoperto che non si limita ai soli film di Bollywood, ma produce anche documentari e fiction dai contenuti sociali e artistici di grande rilievo. Il lavoro che facciamo al River to River persegue proprio questo scopo, mostrare tutte le sfaccettature della cinematografia indiana, e pensiamo che questa variazione di pensiero e questo crescente interesse sia avvenuto anche grazie a noi."

 

 

 
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