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Omicidio Novoli, i due giovani trovati all'aeroporto. Avevano biglietti per il Brasile

Fermati due uomini, di 19 e 24 anni, che avevano lavorato per la vittima

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lunedì 04 dicembre 2023 17:55

Sono stati trovati all'aeroporto i due uomini fermati per l'omicidio del 72enne Safei Chaikar Kiomars, il 72enne iraniano trovato senza vita nel suo appartamento in via Francesco De Pinedo, a Novoli, nel pomeriggio del 30 novembre.

 

Era stato il fratello a trovare il corpo senza vita dell'uomo, che viveva nello stabile da più di 30 anni.

 

Il fermo alle prime ore dell'alba del 3 dicembre, quando il personale della squadra mobile di Firenze ha proceduto al fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura della repubblica presso il tribunale di Firenze, di due persone di nazionalità brasiliana, verosimilmente fratelli, in quanto ritenuti gravemente indiziati del reato di omicidio aggravato e di rapina aggravata, commessi a Firenze il 29 novembre.

 

I due, entrambi domiciliati a Firenze, di 24 e 19 anni, incensurati, conoscevano la vittima: uno era dipendente del 72enne, e uno ex dipendente.

 

Le indagini si erano concentrate sui due giovani per una serie di elementi, tra cui l'analisi del traffico telematico dei cellulari degli indagati, sovrapponibile ai movimenti della vittima. Indagini, coordinate dalla Procura, consistite nell'ascolto di persone informate sui fatti, nella visione del video delle telecamere presenti in zona, nell'analisi dei tabulati telefonici e nelle attività tecniche di indagine sulla scena del crimine, e che avrebbero portato ad acquisire "consistenti e gravi elementi indiziati", secondo la Procura, sulla dinamica che ha portato alla morte violenta del 72enne e sulla individuazione dei presunti responsabili.

 

La ricostruzione del fatto vedrebbe i due indagati, a conoscenza delle abitudini della vittima, seguirla fino a casa nel tardo pomeriggio del 29 novembre. Uno dei due indagati, arrivato pochi minuti prima della vittima, sarebbe salito al piano dell'appartamento con il volto travisato dal cappuccio e un sacchetto di tela nera in mano, dove avrebbe atteso l'arrivo del 72enne, avvenuto intorno alle 18.30.

 

Raggiunto poi dal suo aggressore, l'uomo, all'interno dell'abitazione, è stato picchiato, sulla bocca e sugli occhi gli è stato messo del nastro adesivo nero, le braccia legate dietro alla schiena con nastro adesivo trasparente, e un sacchetto di tessuto nero sulla testa. Il decesso dell'uomo si è verificato in seguito (non è stata resa nota l'ora della morte) per asfissia.

 

Nel frattempo, come accertato dai video delle telecamere, l'altro indagato attendeva in strada il ritorno del complice. I due si sono poi allontanati insieme. Sono in corso accertamenti tesi a completare la ulteriore ricostruzione dei fatti e dei movimenti dei soggetti coinvolti.

 

Il movente ricostruito sarebbe collegato all'intento di impossessarsi dei proventi dell'attività economica della vittima. L'uomo aveva l'abitudine ogni giorno di portare a casa l'incasso, e chi ha commesso l'omicidio era verosimilmente al corrente di questa abitudine. L'entità del furto è in corso di quantificazione.

 

Sabato i due sono stati localizzati presso l'aeroporto di Bologna, dove sono stati controllati dalla Polaria di Bologna in quanto irregolari, e successivamente posti a disposizione dell'autorità giudiziaria. E' stato anche accertato che il 30 novembre i due fermati avevano comprato due biglietti per il Brasile. La perquisizione disposta dalla Procura ha poi permesso il sequestro di alcuni indumenti con i quali la sera del 29 erano stati ripresi dalle telecamere esaminate. 

 

La Procura precisa che gli elementi che hano portato ai provvedimenti di fermo sono in attesa di convalida da parte del giudice per le indagini preliminari. Le indagini sono tuttora in corso per il completamento e approfondimento.
 

 

 
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