Una marcia silenziosa fino a San Miniato al Monte. È la fiaccolata per la pace in Medio Oriente che si è svolta a Firenze nella serata di oggi, lunedì 23 ottobre, e che ha visto molte persone, circa diecimila, rispondere all'appello di Padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, che ha voluto lanciare un "Messaggio sempre rinnovato di pace e di speranza", invitando la cittadinanza fiorentina, e le comunità israelitica e islamica, a salire alla basilica per una fiaccolata, senza "parole da pronunciare, slogan da gridare, vessilli da esibire". 

La manifestazione è partita da Ponte alle Grazie, dove è stata anche srotolata una grande bandiera della pace, e ha attraversato i lungarni in silenzio. Il serpentone di luci ha riempito le rampe del Poggi, per poi arrivare alla Basilica.

Alla marcia ha partecipato anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, con la vicesindaca Alessia Bettini. Presenti il rabbino, Gadi Piperno, e l’imam Izzedine Elzir. La comunità ebraica aveva deciso di non presentarsi in via 'istituzionale', ma di lasciare libera scelta. Non ha aderito invece il console onorario di Israele Marco Carrai. 

Una sola marcia quindi, dopo le due manifestazioni che una settimana fa si erano divise le piazze, in Santa Maria Novella le comunità araba e palestinese e in piazza Duomo quella ebraica.

"Un momento magico di unione e speranza. L’abbraccio tra l’Abate Bernardo, il Rav Gadi e l’Imam Izzedin in mezzo a una folla di 15 mila persone è una immagine unica che resterà nella storia della nostra città. Grazie a tutti coloro che hanno reso questa serata straordinaria: Firenze città della pace!", ha detto il sindaco Nardella.