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Materassi, letti, divano: rifiuti abbandonati lungo le sponde del torrente Pesa a Scandicci

I rifiuti rinvenuti dai militari della Stazione Carabinieri Forestale. Denunciato il titolare di una ditta

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lunedì 17 luglio 2023 11:58

Materassi, due letti con doghe in legno, un divano, alcune tende veneziane parasole e vario altro materiale tessile dismesso: sono i rifiuti abbandonati che i militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Casciano Val di Pesa (FI) hanno trovato lungo il ciglio di sponda del torrente Pesa, all'altezza del Campo sportivo di San Vincenzo a Torri (Scandicci).

 

I militari si erano recati sul posto a seguito di segnalazione della Centrale Operativa Carabinieri di Firenze, che riferiva di un abbandono di materassi e materiale tessile di vario genere in località San Vincenzo a Torri nel Comune di Scandicci.

 

Al fine di acquisire elementi utili per individuare gli autori dell'abbandono, i militari hanno ispezionato i rifiuti abbandonati rinvenendo una scatola di cartone per imballaggio riportante il nome di una società di Montelupo Fiorentino.

 

Il titolare della ditta, sentito in merito all'abbandono dei rifiuti riconducibili alla sua attività, ha ammesso di avere autorizzato al ritiro una persona di sua conoscenza. Il produttore/detentore dei rifiuti non si era preoccupato di verificare se il soggetto a cui affidava i rifiuti fosse autorizzato alla gestione degli stessi né di sapere quale sarebbe stata la loro destinazione finale.

 

E’ stato dunque segnalato all’AG per gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi, ai sensi del Testo Unico Ambientale. Per i rifiuti non pericolosi verranno applicate le prescrizioni previste dal TUA, applicabili alle ipotesi contravvenzionali che non hanno cagionato danno o pericolo concreto e attuale danno alle risorse ambientali, urbanistiche o paesaggistiche protette.

 

Al responsabile spetta provvedere alla rimozione dei rifiuti entro un tempo indicato dalla p.g. dopodiché viene disposta l’ammissione al pagamento, in sede amministrativa, di una somma corrispondente a un quarto del massimo dell’ammenda stabilita per la contravvenzione commessa (in questo caso 6500 euro) che consente l’estinzione del reato contravvenzionale.

 

Il pagamento entro 30 gg dalla notifica viene comunicato al Pubblico ministero ai fini dell’archiviazione del procedimento penale. Laddove risultasse il mancato pagamento della somma nei termini indicati, viene informato il Pubblico Ministero per il proseguo del procedimento penale.

 

 

 
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