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Trent'anni dalla strage dei Georgofili: Mattarella incontra i familiari delle vittime

Giani: 'Rapporto cittadini-istituzioni è l'antidoto più efficace contro le mafie'

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sabato 27 maggio 2023 18:07

Dopo il corteo silenzioso e la corona di alloro posta in ricordo delle vittime, stanotte alle 1.04, ora dell'attentato, è giornata di commemorazione nel 30° anniversario della strage di via dei Georgofili. Al Palazzo di Giustizia di Firenze è arrivato anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che era intervenuto stamani anche per il centenario della nascita di Don Lorenzo Milani a Barbiana.

 

Dopo i saluti di Alessandro Nencini, Presidente della Corte di appello di Firenze, sono intervenuti Giovanni Melillo, Procuratore nazionale antimafia, Francesco Carlo Palazzo, Professore Emerito dell’Università degli Studi di Firenze, Margherita Cassano, Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione, Fabio Pinelli, Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura e Silvana Sciarra, Presidente della Corte costituzionale. Era presente anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Il Presidente Mattarella non è intervenuto, ma si è intrattenuto a parlare con i familiari delle vittime a margine della cerimonia.

 

Prima dell'ingresso al Palazzo di Giustizia, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha commentato: “La strage dei Georgofili ha segnato profondamente Firenze e l’Italia. E’ stata una strage drammatica che pose la Toscana di fronte al fatto che la mafia poteva essere in mezzo a noi, nella nostra realtà. Ricordo la settimana successiva, le assemblee degli studenti, le manifestazioni, lo sdegno della città. Da quella capacità di reazione, grazie anche all’impulso di magistrati bravissimi, parlo di Vigna, Chelazzi, Nicolosi, Crimi, è stato possibile ricostruire l’intero percorso criminoso ed arrivare a 32 condanne esemplari, cosa che non accade sempre. La strage dei Georgofili è quindi un punto di riferimento della reazione civile e della capacità della Giustizia di... fare giustizia. Per questo a trent’anni di distanza, in un’attenzione che è sempre crescente, la presenza del presidente della Repubblica al Palazzo di Giustizia di Firenze, oggi, è veramente il suggello della reazione e del contrasto alla mafia, alla criminalità organizzata, della lealtà nel rapporto fra cittadini ed istituzioni che costituisce l’antidoto più efficace contro le mafie”.

 

Giani, dopo aver evidenziato che “questa notte vi è stata una partecipazione enorme al corteo che alle 1,04 da Palazzo Vecchio ci ha portato a via dei Georgofili”, ha definito “bella” la presenza del presidente Mattarella nella giornata odierna, sabato 27 maggio, in Toscana. “Stamani mi sono voluto complimentare con sincerità con lui perché vi era questa coincidenza, il trentesimo anniversario della strage dei Georgofili e il centenario della nascita a Firenze di don Lorenzo Milani”, motivo per cui “è stato veramente bello registrare la prima volta a Barbiana di un presidente della Repubblica, la prima volta di un capo dello Stato alla marcia di Barbiana”, ha aggiunto Giani, perché “questa doppia presenza, a Barbiana ed a Firenze, ha un valore molto importante per tutta la Toscana”.

 

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