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Strage via dei Georgofili, Firenze ricorda Dario Capolicchio e Giovanna Maggiani Chelli

Nel trentesimo anniversario dell'attentato a loro intitolate due sale della Biblioteca delle Oblate

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sabato 20 maggio 2023 11:32

Nel 30° anniversario dell'attentato del 27 maggio 1993 il Comune di Firenze ha ricordato Dario Capolicchio e Giovanna Maggiani Chelli, lo studente vittima dell'autobomba e la storica presidente dell'associazione vittime della strage di via dei Georgofili: a loro sono state intitolate, ieri pomeriggio, due sale della Biblioteca delle Oblate.

 

Durante i vari momenti della cerimonia, con l'assessora alla cultura della memoria e della legalità Maria Federica Giuliani, c'è stata la performance dei giovani del gruppo di scrittura creativa EsseCiEffe che hanno lavorato sul testo di Luzi "Sia detto". Era presente anche la consigliera Alessandra Innocenti.

 

"Vogliamo sensibilizzare soprattutto quei giovani che quando Firenze venne sventrata dalle bombe e imbrattata dal sangue di tanti innocenti non erano neppure nati - ha sottolineato l'assessora alla cultura della memoria e della legalità Maria Federica Giuliani - e lo vogliamo fare attraverso la cultura, intitolando a Dario e Giovanna due sala della biblioteca comunale più prestigiosa, quella delle Oblate, a poche centinaia di metri dal luogo dove trent'anni fa scoppiò il Fiat Fiorino carico di esplosivo ad alto potenziale".

 

"Dario era uno studente universitario di architettura e morì tragicamente a 22 anni - ha aggiunto l'assessora - vogliamo che sia un nome ricordato da quegli studenti che oggi, come lui 30 anni fa, vivono la nostra città. Oggi, come quel giorno, resta tanta commozione. E’ nel ricordo che troviamo la forza di continuare a combattere le mafie, per questo ricordiamo tutte le vittime".

 

"Giovanna Maggiani Chelli, madre di una ragazza coinvolta nell'attentato, non perse mai un’udienza dei processi a Totò Riina e agli altri boss mafiosi - ha concluso l'assessora Giuliani - negli anni divenne esperta conoscitrice di tutti gli atti giudiziari relativi sia alla strage dei Gergofili, ma più in generale a tutti i deliti e gli eccidi organizzati da Cosa nostra tra i il 1992 e il 1993. Spesso era Giovanna a collaborare con gli organi inquirenti. Era una donna ostinata, intelligente, di grande energia, con grande capacità di analisi, è stata anima dell'associazione, ha stimolato per anni la massima attenzione sulle stragi e sulla mafia". 

 

 

 
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