Parco Mediceo di Pratolino, ripristinate due aree dopo le tempeste di vento del 2015
Messi in sicurezza percorsi e piantate nuove alberature
sabato 20 maggio 2023 09:10
Si è concluso l’intervento di tutela e ripristino naturale di due aree all’interno del Parco Mediceo di Pratolino.
Le tempeste di vento, che si erano abbattute sulla Toscana nel marzo 2015, con raffiche che hanno raggiunto i 150 km/h, avevano causato nel parco di Vaglia, 15 km a nord di Firenze, la caduta a terra di numerose alberature di altezza superiore a 20 metri e reso instabili diverse piante. L’intervento, realizzato grazie al sostegno di Estra e che rientra in Mosaico Verde, la campagna nazionale di forestazione di aree urbane ed extraurbane e tutela di boschi ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente, è stato quindi principalmente volto alla messa in sicurezza dei percorsi e a migliorare la fruibilità di questo parco.
Le due aree oggetto di intervento sono situate nella parte settentrionale del parco, la prima a ridosso della Fontana di Giove e alla Meta di spugna, una zona con un carattere spiccatamente boschivo, anche se non mancano alcuni tratti caratterizzati da piante monumentali. La seconda area è stata scelta in prossimità del manufatto denominato La Burraia di origine ottocentesca, recentemente rinvenuto e in attesa di restauro.
“Ringraziamo AzzeroCO2 e il Gruppo Estra – ha sottolineato la consigliera della Città Metropolitana di Firenze Letizia Perini, che ha la delega ai Parchi - per averci dato l’opportunità di aderire a questo grande piano di conservazione del patrimonio arboreo, contribuendo attivamente alla riduzione della quota di emissioni climalteranti in atmosfera, attraverso progetti mirati a neutralizzarne il carico ambientale”.
I lavori di ripristino sono stati finalizzati da un lato alla rimozione delle alberature cadute a terra e alla ricostruzione del soprassuolo dominante attraverso l’introduzione di specie della famiglia delle querce - cerro, farnia, leccio ed acero -, dall’altro alla rimozione di arbusti, tra i quali la robinia e l’ailanto, specie altamente invasive che hanno occupato i vuoti lasciati da rimboschimenti precedenti che non hanno avuto successo. Gli interventi posti in essere, contestualmente alla messa a dimora delle nuove piante, contribuiranno alla messa in sicurezza della zona e al ripristino del suo patrimonio di biodiversità, migliorando al contempo il paesaggio e la vivibilità del parco e consentendo la ripresa delle attività socio-culturali e didattiche nell’area.
Foto Parco Mediceo di Pratolino - Progetto Mosaico Verde