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Contraccezione gratuita, Bezzini: 'Aifa vada avanti. In Toscana esperienza avviata nel 2018'

'Rendere la contraccezione gratuita è una scelta che tiene conto dell’imprescindibile unitarietà tra diritti civili e diritti sociali'

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sabato 06 maggio 2023 19:33

L’assessore al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini, ha espresso apprezzamento sui pareri del Comitato prezzi e risparmi di Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, che, due settimane fa, ha dato il via libera alla decisione di rendere gratuita la pillola anticoncezionale per le donne di tutte le fasce d'età e per i farmaci per la profilassi pre esposizione anti Hiv, nota come Prep. Il costo stimato per lo Stato è di circa 140 milioni di euro l'anno. 

 

“Ci aspettiamo che Aifa vada avanti con la proposta e che il Governo garantisca copertura economica dei 140 milioni necessari, assumendosi la responsabilità della scelta di rendere la contraccezione gratuita” commenta l’assessore. “In Toscana – spiega – lo è già dal 2018. La pillola ed altri metodi anticoncezionali sono gratuiti per i giovani da 14 a 25 anni che si recano al consultorio e per le donne, tra 26 e 45 anni, con reddito o Isee sotto i 36mila euro e poco più. Non è invece richiesto nessun requisito economico per le donne, tra i 26 e i 45 anni, che si rivolgono ai consultori nei dodici mesi successivi al parto o nei ventiquattro mesi successivi ad un’interruzione della gravidanza. La misura è estesa anche agli studenti e studentesse, fino a 25 anni di età e possessori della carta unica dello studente, iscritti agli atenei toscani”. 

 

“Rendere la contraccezione gratuita è una scelta che tiene conto dell’imprescindibile unitarietà tra diritti civili e diritti sociali - sottolinea l’assessore - vuol dire diffondere la cultura della contraccezione, che in Italia ancora ha una scarsa adesione, garantirne l’accesso, ed educare ad una vita affettiva e sessuale consapevole. Poi non dimentichiamoci che contraccezione significa anche prevenzione, ossia migliorare la qualità della vita delle persone e i ridurre i costi per il servizio sanitario nazionale. Allo stesso tempo - continua Bezzini - c’è un importate lavoro da fare sull’accesso alle informazioni e sulla sensibilizzazione all’utilizzo dei contraccettivi orali e della profilassi pre-esposizione Hiv, di cui ancora non si parla abbastanza”.

 

L’assessore ricorda peraltro come in Toscana si sia “prossimi all’approvazione della delibera che potenzierà ulteriormente i consultori dove giovani, donne e famiglie potranno trovare tutti gli elementi utili, di assistenza e ascolto, per compiere scelte informate e consapevoli”. 


In Toscana, dove la contraccezione gratuita è stata di recente confermata per il quinto anno consecutivo, chi non rientra in nessuna delle categorie citate dall’assessore può comunque  rivolgersi al consultorio e ricevere gratuitamente un parere, la visita ginecologica, la prescrizione dei contraccettivi e l'inserimento dei dispositivi intrauterini o sottocutanei ad una tariffa agevolata. 

 

In Toscana sono presenti 152 consultori. In Italia se ne conta uno ogni 32 mila abitanti: in Toscana uno ogni 24 mila. Nel triennio 2019-202 sono state dispensate 1 milione e 45.494 prestazioni per 371.220 utenti. Per il 49,1 per cento hanno riguardato l’area maternità e per l’8,3 per cento la contraccezione. Nel 2021 sono state 12.500 le donne che hanno usufruito della contraccezione gratuita in Toscana.

 

 

In foto l'assessore al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini

 

 

 
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