Tifoso colpisce un giovane giocatore, la scelta della società: 'Giochiamo a porte chiuse'
La decisione forte di una società fiorentina dopo le violenze nel calcio giovanile
sabato 01 aprile 2023 20:01
Parapiglia in campo, un tifoso entra sul terreno di gioco e colpisce un giocatore. L'episodio di violenza, che risale a sabato scorso, 25 marzo, ha fatto il giro della Toscana e d'Italia. Anche perché la partita che si giocava, a Rignano sull'Arno tra Rignanese e Floriagafir, valeva per il campionato Allievi 2006. Ovvero con protagonisti ragazzi di 16-17 anni.
La società di casa, la Rignanese, ha voluto prendere una decisione forte per contrastare le violenze: giocare a porte chiuse proprio le gare degli Allievi 2006. Un danno anche economico per la società, che però ha così voluto evitare nuovi episodi violenti dando al contempo anche un segnale preciso.
"E' avvenuta una rissa in campo a seguito dell’ingresso di un ragazzo che era sulle tribune come spettatore. Questa situazione inoltre ha scatenato tafferugli sulle tribune tra i genitori dei ragazzi, che ha visto coinvolte anche con insulti pesanti, persone che nulla c’entravano con il fatto successo in campo", recita il comunicato della Rignanese.
"Posto che nessun tipo di azione che si svolge in campo può giustificare violenze in tribuna, ma purtroppo sembra diventata una regola per quello che si vede sempre più spesso in tutti gli stadi di calcio dalla serie A alla 3a categoria, la nostra Società vuole dare un segno di responsabilità per disinnescare eventuali ulteriori prove di inciviltà sulle tribune che potrebbero portare a danni alle persone oltre che diventare un problema di ordine pubblico. E’ quindi nostra volontà chiudere l’accesso alle tribune agli spettatori di ogni genere e tipo e far giocare le partite a porte chiuse", scrive la società per mano del presidente Rossano Degl'Innocenti.
"Per ora questa decisione riguarderà la rappresentativa degli Allievi 2006 e per questo motivo vi chiediamo di pubblicizzare questa mia volontà ai genitori e tifosi delle vostre società che volessero venire al nostro impianto a vedere la partita, che non saranno ammessi alla tribuna. Sono perfettamente cosciente", continua il presidente, "che questa decisione porterà malumori per motivi opposti ai facinorosi sia alle persone perbene, ma questa posizione, presa volontariamente senza coercizione da parte di qualcuno serve secondo me per dare un segnale per il controllo degli eventi che può avvenire solo a monte nell’attesa che nelle persone maturi una parvenza di responsabilità".
In conclusione: "La nostra Società cerca in continuo tramite lo staff tecnico di trasmettere a tutti i ragazzi il rispetto in primis degli avversari che non devono essere visti o sentiti come nemici, ma purtroppo dopo 80 anni vale ancora il detto di Winston Churchill "gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre”, quindi la nostra linea sarà quella di chiudere l’accesso alle tribune ai tifosi di tutte le altre rappresentative qualora si ripetessero episodi come quello di sabato scorso anche per le altre annate. Spero che questo segnale, piccolo ma simbolico, possa risultare un esempio anche per tutte le altre società che potrebbero trovarsi nella medesima situazione. Vi ringrazio per la comprensione”.
(immagine di repertorio dalla pagina Facebook della Rignanese: in campo i ragazzi della Promozione)
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