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Maxi operazione contro lo sfruttamento dei rider: controlli e denunce anche a Firenze

Operazione contro il caporalato, trovati due clandestini

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sabato 25 marzo 2023 16:28

Ieri sera, a partire dalle ore 18.00, i militari del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro unitamente a tutti i Comandi Provinciali Carabinieri dell’Arma territoriale e con il concorso di diverse polizie locali, hanno effettuato un controllo straordinario in tutti i capoluoghi di provincia e nei principali centri abitati della penisola finalizzato ad individuare forme di sfruttamento lavorativo realizzate attraverso la cessione delle credenziali di accesso alle piattaforme di food delivery per l’esercizio dell’attività di rider.

 

L’attività rappresenta l’evoluzione delle verifiche avviate nel settembre del 2019, a seguito del coinvolgimento di alcuni riders in incidenti stradali nella città di Milano anche mortali. Verifiche svolte al fine di acquisire informazioni sull’orario di lavoro, modalità di retribuzione, mezzi utilizzati, condizioni d’igiene e sicurezza ed altro. "All’esito di complesse attività di valutazione e di riscontro con le stesse piattaforme sui coefficienti di rischio in ambito urbano in relazione alle attività prestate dai ciclofattorini venivano impartite idonee prescrizioni al fine di poter estendere le garanzie da lavoro dipendente alla categoria di lavoratori riconosciuta di fatto eterodiretta di tipo parasubordinato", fa sapere l'Arma.

 

"Tale attività permetteva di applicare la vigilanza sanitaria secondo i dettami del T.U. 81/08 ad oltre 60.000 Rider oggetto di accertamento. L’adempimento totale delle prescrizioni da parte delle citate piattaforme comportava l’archiviazione del procedimento penale nel marzo 2022. Nel corso dei controlli eseguiti a Milano tra il luglio e l’ottobre 2022 finalizzati a verificare l’effettivo e perdurante rispetto da parte delle piattaforme degli obblighi a loro imposti dal d.lgs. n. 81/2008 è emersa l’esistenza di nuove forme di “caporalato digitale” attraverso l’illecita cessione di account. Fino alla metà del 2019 la cessione di account era un fenomeno “fisiologico” dovuto alla volontaria e provvisoria messa a disposizione di terzi delle credenziali di login da parte del rider che, non volendo essere sloggato o penalizzato nel ranking, non potendo svolgere personalmente la prestazione per periodi più o meno lunghi (a causa di infortuni, malattia, rientro in patria per gli stranieri ecc..) “prestava” volontariamente il proprio account senza pretendere alcun beneficio economico ma per il solo fine di mantenere in essere il rapporto con la/le piattaforma/e", continuano i Carabinieri.

 

Con l’avvento del periodo pandemico, "la prolungata chiusura degli esercizi commerciali e le restrizioni adottate per limitare la capacità di movimento delle persone al fine di contenere la diffusione del Covid19, si è registrata una crescita esponenziale da parte della popolazione dell’utilizzo dei servizi di delivery tramite applicazioni telematiche dedicate, trasformando di fatto i rider in lavoratori essenziali in circuito lavorativo 24/7. Le piattaforme di App Delivery hanno quindi proceduto a reclutare telematicamente un numero considerevole di nuovi rider".

 

Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno proceduto a individuare su “strada” e in particolare in ben 225 Hot Spot preventivamente censiti in tutto il paese (luoghi ove i rider si ritrovano in attesa di ricevere gli ordini) 1609 ciclofattorini; verificare la presenza del fenomeno della cessione di account trasversalmente sull’intero territorio nazionale, concentrato soprattutto nel centro-nord Italia con le dinamiche già evidenziatesi a Milano, in quanto su 823 lavoratori stranieri controllati, 92 di questi sono risultati in cessione di account per una percentuale pari all’11,2%; accertare 23 prestazioni lavorative fornite da persone irregolari rispetto alle norme di soggiorno sul territorio nazionale; avviare le verifiche su oltre 1500 rider circa l’effettivo assoggettamento dei lavoratori a tutti gli obblighi in materia di sicurezza ed igiene ai sensi delle norme prevenzionistiche in materia; controllare anche un minore che lavorava in cessione di account che è stato riaffidato al proprio genitore. L'Arma ha inoltre proceduto al sequestro/fermo amministrativo di 22 mezzi non idonei alla circolazione stradale in quanto non conformi alla normativa di settore e pericolosi per la salute e l’integrità fisica del Rider o di utenti della strada.

 

Per quanto riguarda Firenze sono stati controllati complessivamente 41 riders, tutti stranieri, di cui 2 clandestini, quattro con account ceduto da caporali, accertata trattenuta sulla retribuzione del 20%, o addirittura soltanto in cibo. Un cittadino straniero è stato denunciato per sostituzione di persona, ma non sfruttato. Sono stati sottoposti a controllo 10 hot spots.

 

 
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