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Penitenziari, la denuncia del NurSind: 'Infermiere palpeggiate e offese dai detenuti'

Il sindacato denuncia un atto di violenza sessuale nei confronti di un'infermiera a Sollicciano

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lunedì 25 luglio 2022 11:26

"Situazione insostenibile all’interno dei penitenziari toscani, dove alcuni operatori sanitari sono stati recentemente vittime di episodi di violenza". A denunciare la situazione è il coordinamento regionale del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche, che parla di episodi avvenuti da Firenze a Livorno, passando per la casa circondariale di Pisa.

 

“Solo nell’ultimo periodo - racconta Roberta Sassu, segretaria territoriale di Livorno del NurSind - si sono verificati numerosi casi: la settimana scorsa sono stata minacciata da un detenuto durante il giro della terapia, poche ore prima una dottoressa aveva rischiato di essere picchiata. La settimana precedente erano stati presi di mira verbalmente altri medici e infermieri, mentre il 7 ho subito un’aggressione fisica: stavo somministrando la terapia quando un detenuto mi ha afferrato la mano e mi ha sbattuto sulla porta di ferro della cella. Per fortuna sono riuscita a sottrarmi alla presa, giusto in tempo per schivare uno schiaffo”.

 

Una situazione difficile e delicata quella portata all’attenzione dal sindacato. “Nel carcere di Livorno - prosegue Sassu - ci sono da undici a tredici agenti penitenziari per trecento detenuti: un numero insufficiente che non è in grado di garantire la sicurezza neppure del personale sanitario. E allora, se la situazione non è sicura, è bene che l’Asl Toscana Nord Ovest ritiri medici e infermieri dai carceri. O dobbiamo aspettare che qualcuno di noi si faccia male seriamente? Nelle scorse settimane una commissione di controllo dell’azienda ha fatto un sopralluogo alle Sughere, ma si è limitata a entrare nell’infermeria, senza visitare le sezioni. E ha potuto avere solo un quadro molto parziale di ciò che succede all’interno della struttura”.

 

Il sindacato parla anche di un episodio registrato nei giorni passati al carcere di Sollicciano: un atto di violenza sessuale nei confronti di un’infermiera. In questo caso un detenuto, secondo quanto riportato da NurSind, senza scorta del personale di custodia, ha chiesto di poter accedere all’infermeria perché si sentiva male. Una volta aperta la porta l’uomo ha tentato di saltare addosso all’infermiera, palpandola nelle parti intime. L’intervento di un agente della polizia penitenziaria e l’ausilio di un altro detenuto hanno liberato la donna, alla qualeal pronto soccorso le sono stati refertati oltre cinque giorni di prognosi.

 

Il sindacato chiede alle istituzioni di farsi carico della situazione, attuando tutte le misure necessarie al fine di prevenire in futuro nuovi episodi, dichiarandosi pronto a intervenire con tutte le forme di protesta a difesa della salute e incolumità degli operatori sanitari che prestano servizio in queste strutture.

 

 

 
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