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Nuova ondata Covid tra i sanitari, Nursind: ‘A Careggi 150 contagiati e 30 al Meyer. Piano assunzioni urgente’

Il coordinatore regionale Giannoni: ‘Situazione gravissima, sono tanti gli infermieri che pensano di andarsene’

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lunedì 11 luglio 2022 10:30

Un piano di assunzioni, da far partire con la massima urgenza. La richiesta arriva dal coordinamento regionale toscano del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche, visto anche il peggioramento della situazione contagi da Covid tra il personale sanitario, che in questi giorni sta raggiungendo numeri importanti: oltre 150 a Careggi, una trentina al Meyer e un centinaio all’azienda ospedaliero-universitaria pisana.

 

“Viste le gravi criticità che riguardano gli organici – ha spiegato il coordinatore regionale Giampaolo Giannoni - chiediamo subito un piano di assunzioni, autorizzando le aziende ad assumere personale sanitario, in primis infermieristico. L’obiettivo è garantire anche per le prossime settimane i servizi alla cittadinanza, messi a rischio dalla gravissima carenza di personale che stiamo registrando in tutta la Toscana. In questo momento non è pensabile che la Regione prosegua sulla linea del blocco delle assunzioni: siamo preoccupati perché vediamo che la salute pubblica rischia di finire in secondo piano dietro ai bilanci da far quadrare. Ma la sanità non si governa consultando solo i fogli Excel. Il rischio è quello di costringere le aziende a ricorrere al mercato degli interinali, riportando di nuovo il precariato dentro le strutture pubbliche”.

 

Il timore, spiegano dal NurSind, è che questa difficilissima situazione occupazionale metta a rischio le ferie estive e i riposi dovuti. “A maggior ragione – ha continuato Giannoni - dopo due anni di pandemia, durante i quali gli infermieri non si sono certo risparmiati e hanno continuato a lavorare in condizioni spesso difficilissime, dimostrando un attaccamento al lavoro che va ben al di là di quanto previsto dal contratto di lavoro”.

 

Gli infermieri, notano dal NurSind, sono stanchi e demotivati: in diversi negli ultimi giorni si sono rivolti al sindacato per informarsi sull’iter da seguire per rassegnare le dimissioni. “Come se non bastasse - conclude Giannoni - anche dalle università non riescono ad arrivare sufficienti forze nuove: la professione infermieristica non è più considerata appetibile proprio per le difficili condizioni di lavoro”.

 

Mercoledì è in programma un incontro con l’assessore regionale Bezzini e il direttore generale Gelli: il NurSind chiede risposte concrete. Altrimenti è pronto a indire lo stato di agitazione a livello regionale.
 

 
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