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La Toscana 'Fondata sul lavoro': la mostra dei Fratelli Alinari

La mostra allestita nella sala delle esposizioni di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana

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venerdì 29 aprile 2022 18:56

“Fondata sul lavoro”. Così si chiama la mostra con la quale la Fondazione Alinari celebra il lavoro in occasione del primo maggio. La mostra, organizzata ad hoc e allestita nella sala delle esposizioni di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana, è stata inaugurata dal presidente Eugenio Giani, insieme al presidente della Fondazione Giorgio van Straten.

 

Il percorso iconografico racconta con 22 scatti come le storie dei lavoratori e la storia degli Archivi Alinari si siano intrecciate in un lungo percorso durato 170 anni.

 

“Abbiamo un patrimonio di inestimabile legato alla Regione e con questa mostra la Fondazione Alinari, di cui ringrazio il suo presidente van Straten, ci offre un’occasione straordinaria per celebrare i lavoratori e il lavoro – ha detto il presidente Giani - Ieri abbiamo vissuto la giornata internazionale che ricorda le vittime degli incidenti sul lavoro, il Primo maggio sarà un ulteriore motivo di riflessione per ribadire il valore dell’articolo 1 della nostra Costituzione e dell’articolo 4, che sottolinea come il lavoro debba essere sempre vissuto con dignità e in sicurezza. E proprio in occasione della Festa del lavoro abbiamo colto lo spunto per onorare la Toscana e tutti gli uomini che qui hanno lavorato per costruire la sua storia e la sua cultura. Quale modo migliore dunque che attraverso le foto e l’arte dei grandi fratelli Alinari che hanno contribuito a creare anche l’identità visiva di questa regione. Quella che poi ha segnato profondamente non solo la nostra idea di Toscana ma la cultura visuale, il nostro modo di guardare ancora oggi l’arte e il paesaggio italiano”.

 

“Siamo vicini al Primo maggio e questa mostra rappresenta le multiformi tipologie di lavoro che da oltre 150 anni a questa parte si sono viste nella nostra regione – ha detto il presidente Giorgio van Straten – E dimostra una cosa fondamentale per quanto riguarda noi di Alinari e cioè che siamo un giacimento culturale proprio grazie a questa capacità di raccontare la vita delle persone. Non sono tanto gli avvenimenti ma è la documentazione della vita quotidiana delle nostre città e dei loro abitanti, non solo di Firenze e della Toscana ma di tutta Italia che rendono questo archivio assolutamente unico e inimitabile. E per quanto la scelta di questa mostra sia ristretta a 22 foto, già mi sembra che queste diano conto della grande ricchezza del nostro archivio”.

 

Era il 1854 quando Leopoldo, Giuseppe e Romualdo, fondarono la Fratelli Alinari, la società destinata a raccogliere sotto al proprio nome la memoria fotografica dell’Italia.  La selezione inizia da qui, con gli operatori Alinari al lavoro nella grande sala di posa della sede di via Nazionale, in cui si erano trasferiti dal 1863, ed esplora quella parte dell’archivio denominata “patronato”: fotografie realizzate su committenza che comprendono ritratti e ambienti di lavoro come studi di artisti, opifici, negozi, industrie, cantieri, attività agricole. 
 

La Fondazione Alinari ha selezionato con cura le fotografie tratte dal nucleo archivistico del “patronato” e messe in dialogo con fotografie provenienti da altri importanti archivi che nel corso del Novecento si sono aggiunti a quello Alinari: tra questi gli archivi fiorentini dello Stabilimento Brogi e di Vincenzo Balocchi, gli studi livornesi Betti-Borra e Bruno Miniati, l’archivio Corsini sulle cave di Carrara.

 

 

 
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