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Il Teatro di Rifredi entra a far parte della Fondazione Teatro della Toscana

La sala di Via Vittorio Emanuele II, a Firenze, è da oggi fra spazi gestiti dalla Fondazione

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lunedì 11 aprile 2022 16:57

Il Teatro di Rifredi entra a far parte del Teatro della Toscana. La sala di Via Vittorio Emanuele II, a Firenze, è da oggi fra spazi gestiti dalla Fondazione (Teatro della Pergola, Teatro Era, l’Oltrarno – Scuola di formazione del mestiere dell’attore diretta da Pierfrancesco Favino).

 

"Lo stile di gestione del progetto del Teatro di Rifredi si identificherà sempre di più con i cambiamenti dei modelli di fruizione della proposta culturale, che si ritrovano anche tra gli obiettivi della Agenda 2030. Ovvero la promozione di luoghi e spazi che promuovono benessere e salute, educazione e formazione, uguaglianze, società pacifiche e inclusive. L'importanza, dunque, di recarsi a teatro non solo per la fruizione di un evento culturale, ma anche per alimentare salute e benessere sociale", come spiega la Fondazione Teatro della Toscana.

 

È la grande novità per il triennio 2022-2024: con Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi il progetto della Fondazione Teatro della Toscana si arricchisce così di un importante centro progettuale che fa da sempre della ricerca sulla drammaturgia italiana e straniera e sul sostegno alle nuove generazioni i tratti salienti della propria azione.

 

All’interno della Fondazione Teatro della Toscana il Teatro di Rifredi continua a essere, in un nuovo e più ragionato contesto, quello che è stato fino ad oggi: un vivace centro di cultura contemporanea e un accogliente spazio per artisti e spettatori, con un costante impegno nello sviluppo della creatività contemporanea a stretto contatto con la scena e nella conservazione del repertorio e dei progetti ad esso connessi.

 

Tutto questo si sviluppa lungo tre sotto-progetti:

 

- I neolatini: progetto di promozione della drammaturgia contemporanea internazionale dedicato ad autori francesi, belgi, spagnoli, catalani, portoghesi e latino-americani. Una drammaturgia molto forte nei contenuti ed estremamente originale nella forma che parla in maniera impietosa e coinvolgente della complessità del nostro presente. Questo avviene con autori di riferimento: il franco-uruguaiano Sergio Blanco; il catalano Josep Maria Mirò, pluripremiato in patria e all'estero; il francese Remi De Vos, drammaturgo di punta della scena teatrale d'oltralpe; il trio di autori belgi Nicolas Buisse/Fabrice Murgia/Fabio Zenoni. A questi si aggiungono il giovane ma già affermato drammaturgo cubano Abel Melo e il più maturo scrittore argentino Hernan Casciari, i quali, partendo da situazioni contingenti dell'America Latina, fotografano – uno in maniera drammatica e l'altro in modo grottesco – le contraddizioni sociali di una realtà globalizzata in movimento.

 

Scritture di scena: progetto basato su spettacoli che portano in scena testi di autori italiani viventi, capaci di rispecchiare in maniera originale e stimolante temi, problematiche, conflitti ed aspirazioni della nostra contemporaneità. Tra questi Emma Dante e Tindaro Granata, due siciliani che hanno conquistato le platee nazionali ed internazionali, al pari dell'ormai consacrato napoletano Manlio Santanelli. Scrivono in scena e per la scena anche i toscani Alessandro Riccio e Matteo Fantoni e il già affermato Fabio Canino. Mentre sconfinano nella drammaturgia musicale i pugliesi della Rimbamband. In questo contesto si situa la fondamentale e continuativa opera di riscrittura scenica di Angelo Savelli, specializzato in trasposizioni per il teatro di opere letterarie sia classiche che contemporanee, indirizzate sia al largo pubblico (nella fattispecie, quelle dello scrittore Giancarlo Pastore) che a quello scolastico (come nel caso di Eneide o Promessi sposi).

 

- Drammaturgie per le giovani generazioni: progetto rivolto alla creazione di spettacoli specificatamente pensati per affiancare i percorsi didattici delle scuole elementari, medie e superiori. Spettacoli professionalmente solidi, contenutisticamente ineccepibili, giovanili nella forma e di forte comunicativa, che durano negli anni in quanto continuamente richiesti dai docenti come supporto per le loro lezioni. Il progetto si articola in due sezioni: Rifredi Scuola e Rifredi Ragazzi. Virgilio, Galileo, Goldoni, Manzoni, Leopardi, Pirandello, sono le proposte per le scuole medie superiori; mentre per le scuole elementari è previsto un viaggio nelle novelle di Esopo, per poi proseguire con quelle di Fedro e con quelle tradizionali toscane.

 

"Oltre 10 anni fa abbiamo salvato la Pergola dopo la chiusura dell’ETI promuovendo la sua rinascita con la Fondazione CR Firenze. Firenze – afferma il Sindaco Dario Nardella – si è stretta al suo teatro e non ne ha permesso né chiusura né ridimensionamento. La nostra scelta ha pagato, dato che già pochi anni dopo il teatro ha ottenuto il riconoscimento di Teatro Nazionale e anche Regione e Comune di Pontedera hanno voluto sostenerlo. In questi anni il teatro ha coltivato i rapporti col territorio, ma ha anche assunto una vocazione sociale e internazionale ben definite. Con l'ingresso di Rifredi si aggiunge un altro prezioso tassello che fa di questa istituzione una delle più grandi e importanti della prosa a livello nazionale".

 

"Questa operazione è una garanzia di continuità per l'esperienza del Teatro di Rifredi ed è un nuovo passo – dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – per una diversa fruizione dello spettacolo soprattutto da parte dei giovani. Andare a teatro, al cinema, o all'opera, deve essere sempre più una occasione di arricchimento anche morale, sociale, formativo e quanto sta facendo il Teatro della Toscana si inserisce nella nuova progettualità che la Fondazione CR Firenze sta attuando da tempo con lo stesso spirito e gli stessi obiettivi. La pandemia ha reso tutto questo ancora più urgente e necessario"..

 

"L'ingresso nella Fondazione Teatro della Toscana di una realtà come quella del Teatro di Rifredi, con la sua lunga storia e la sua qualificata e innovativa proposta drammaturgica, culturale e sociale, è un'ottima notizia – afferma il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – per il mondo dello spettacolo e per la nostra regione. È un'ottima notizia perché arricchisce l'offerta teatrale della Toscana in un momento particolare, che ci vede impegnati nella ripartenza dopo i difficilissimi anni della pandemia. Una ripartenza che non potrebbe avvenire sotto migliori auspici. Ancora una volta il gioco di squadra fra istituzioni culturali e fra queste e le istituzioni ha prodotto risultati di eccezione. Sulla cultura, in generale, e in particolare su tutto quello che è lo spettacolo dal vivo, dal teatro alla danza, dalla musica al cinema, la Regione intende puntare e investire. Lo abbiamo ricordato nel corso degli Stati generali svoltisi meno di un mese fa con tutti gli operatori del settore, una sorta processo di rinascita dopo il buio del Covid. Perché di tutto questo abbiamo bisogno, non fosse altro perché la cultura ci dà quel messaggio profondo di speranza e di rigenerazione cui l’uomo, oggi più che mai, aspira. Un messaggio che nella dimensione dello spettacolo trova davvero un prezioso alleato".

 

"Sono lieto che il Teatro di Rifredi / Pupi e Fresedde di Giancarlo Mordini e Angelo Savelli entri a pieno titolo nella nostra Fondazione, con il suo portato di lavoro sulla drammaturgia, sui giovani, sulla ricerca – dichiara il Presidente del Teatro della Toscana Tommaso Sacchi – la progettualità si avvale della partecipazione di artisti di comprovata fama e professionalità. È questa anche l'ulteriore occasione per promuovere una nuova generazione di attori, di registi e di musicisti professionisti tra i venti e i trent’anni, a cui Giancarlo e Angelo hanno sempre guardato con attenzione e partecipazione lungo tutta la loro importante storia nel teatro e nella cultura di Firenze".

 

 
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