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Mondadori, sciopero e presidio a Firenze: 'No alla chiusura'

'Trasferimenti a Milano mascherano 37 licenziamenti'. La Regione: 'Convochiamo azienda in Toscana'

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venerdì 25 febbraio 2022 16:30

Mondadori-Rizzoli Education intende chiudere da agosto la sede di Firenze in via Lambruschini per spostare i 37 lavoratori (di cui 24 donne) a Milano, dicono la Slc Cgil e la Rsu. Per i sindacati “sono licenziamenti mascherati, è una decisione inaccettabile”.

 

Oggi, venerdì 25 febbraio 2022, c’è stato uno sciopero con presidio di protesta a Firenze davanti alla Stazione Leopolda, dove inizia la fiera del libro a cui partecipa anche Mondadori. Successivamente, il sindacato ha incontrato in videoconferenza la Regione Toscana e il Comune di Firenze, a cui sono stati illustrati i contenuti della vertenza.

 

"Mondadori è in crisi? È in difficoltà economiche? No! In data 21 12 2021, l’azienda dice che, nonostante il Covid, “il 2021 è stato un anno decisamente positivo” come il 2019, anno “nel quale avevamo registrato la migliore performance dell’ultimo decennio.” Infatti, nei mesi scorsi Mondadori acquista la casa editrice De Agostini per 157 milioni di euro", dicono in una scheda Slc Cgil e Rsu

 

"Mondadori ha problemi di logistica del lavoro? Dopo i complimenti, i ringraziamenti “sinceri e profondi” e le ripetute affermazioni sulla straordinaria efficienza dello smart working, scopriamo che, nei fatti, tutto questo non era vero. Dei 37 ben 24 sono donne, la maggior parte ultracinquantenni. Anche a loro è stato prospettato un radioso futuro di carriera a Milano. Dunque, i cervelli a Firenze non servono, per essere valorizzati devono “fuggire” a Milano!".

 

E ancora: "Le motivazioni del trasferimento. Stante l’assoluta inconsistenza delle motivazioni per il trasferimento a Milano, ribadiamo la nostra ferma volontà di far avanzare, in un tavolo di contrattazione, le ragioni della responsabilità sociale e di un’efficiente e razionale organizzazione del lavoro 4.0. Che cosa ci aspettiamo dalle istituzioni? Ci rivolgiamo a tutte le istituzioni, al Comune, al sindaco Nardella, alla regione e al presidente Giani, perché non lascino sottotraccia una vicenda come questa che porrebbe la pietra tombale sulla Firenze antica patria della grande editoria e che sarebbe una mannaia per 37 famiglie".

 

Mondadori-Rizzoli sarà convocata in Toscana per spiegare le ragioni della disdetta della sede fiorentina di via Lambruscihini e dell’annunciato trasferimento a Milano dei dipendenti. Valerio Fabiani, consigliere per il lavoro e le crisi aziendali del presidente Giani, tira le fila del tavolo convocato nel pomeriggio con i sindacati, le rappresentanze dei lavoratori e Arti. Presente anche il Comune di Firenze, con l’assessora al lavoro Benedetta Albanese. Sia Fabiani che Albanese nella mattinata hanno partecipato al presidio.

 

“Per prima cosa l'azienda deve essere chiara e per questo la convocheremo in presenza in Toscana. La decisione di trasferire fisicamente a Milano i dipendenti della sede di Firenze, per altro da due anni in smart working, è illogica" spiega Fabiani. 

 

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