Toscana, 6 milioni ai Progetti educativi zonali. Al centro contrasto a stereotipi di genere e dispersione
Prioritari orientamento e inclusione
mercoledì 03 novembre 2021 17:25
La Toscana conferma per il 2021/2022 l'investimento sui Progetti educativi zonali. Per l'età scolare una novità: la promozione delle pari opportunità, con priorità alla dispersione scolastica e all’inclusione, orientamento e contrasto degli stereotipi di genere.
Sono le novità principali per i Progetti educativi zonali (Pez) per l’età scolare che emergono da una delibera approvata nell’ultima seduta con cui la giunta regionale ha dato il via libera al finanziamento da 6 milioni di euro: stanziati quasi 4,7 milioni di euro per i Pez “età scolare”, che si aggiungono agli 1,3 milioni già destinati nel luglio scorso ai Pez “infanzia”.
“Un impegno importante e tutt’altro che scontato in un momento come quello attuale – ha sottolineato l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini - Sono stati mesi davvero difficili per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, perché le conseguenze della pandemia hanno pesato moltissimo su di loro, con maggiori rischi di povertà educativa e di aumento delle disuguaglianze. I Pez, da anni, rappresentano uno strumento fondamentale di intervento sul quale, ora più che mai, la Regione Toscana vuole continuare ad investire con convinzione”.
I Pez sono progetti che nascono dai territori per rispondere più da vicino ai bisogni dei territori stessi, grazie alla programmazione delle 35 conferenze zonali per l’educazione e l’istruzione che riescono ad attivare partenariati con tutti i soggetti locali, a partire dagli istituti scolastici.
Con la delibera di luglio erano state approvate le linee guida per i Pez “infanzia”, che hanno l’obiettivo qualificare il sistema educativo 0/6 anni attraverso la formazione di operatrici e operatori ed il coordinamento delle strutture educative. La delibera della scorsa settimana dedicata ai Pez “età scolare” completa la programmazione, disponendo linee guida che puntano a rendere i progetti educativi zonali più incisivi e interamente focalizzati sull’obiettivo primario del successo scolastico e formativo. Inoltre la giunta ha confermato come priorità di intervento l’inclusione di studentesse e studenti disabili e stranieri, il contrasto al disagio e l’orientamento scolastico.
Tra le novità, attenzione particolare viene riservata al contrasto degli stereotipi di genere, che dovrà permeare tutti i progetti, nella prospettiva della promozione delle pari opportunità tra i generi tramite l’azione educativa.
“Quest’ultimo indirizzo – ha concluso Nardini - dovrà attraversare le attività in maniera trasversale, per promuovere pari opportunità e prevenire le discriminazioni. Il cambiamento culturale passa dalla scuola”.