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Firenze, l'ex Collegio alla Querce diventa resort di lusso: sarà gestito dal presidente della Roma

Inaugurazione prevista nel 2023. Friedkin: 'Il resort più spettacolare di Firenze'

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martedì 24 agosto 2021 18:27

L'ex Collegio alla Querce di Firenze diventa resort di lusso. E sarà gestito dal proprietario della Roma, Dan Friedkin.

 

L'annuncio è arrivato direttamente del Friedkin Group. Il resort di via della Piazzuola, zona Le Cure, sarà inaugurato nel 2023 e "si estenderà su giardini incontaminati su una collina a nord del centro storico di Firenze, patrimonio mondiale dell'UNESCO. Situato a soli tre miglia dal Duomo di Firenze alle porte della Toscana, l'hotel di lusso collegherà i viaggiatori alla cultura italiana grazie alla vicinanza a gallerie e musei famosi in tutto il mondo, capolavori architettonici e cucina rinomata di Firenze, nonché a cantine e ristoranti nella splendida campagna toscana", scrivono dall'Auberge Resorts Collection, costola del gruppo che gestirà il resort fiorentino.


"Siamo estremamente entusiasti di espandere la nostra presenza in Europa con l'aggiunta di Firenze e del Collegio alla Querce", ha affermato Dan Friedkin, presidente dell'Auberge Resorts Collection. “La nostra capacità unica di elevare e preservare le proprietà storiche si tradurrà in una nuova destinazione dinamica per la ricca cultura, la cucina eccezionale, l'arte, il design e le esperienze senza rivali nella città di fama internazionale. Siamo grati al fondatore di Leeu Collection, Analjit Singh, che ha avuto la visione di creare il resort più spettacolare di Firenze, e per la fiducia che ha riposto in noi per aiutarlo a realizzarlo”.



Ex istituzione culturale e collegio trasformato in hotel di lusso, "il Collegio alla Querce, Auberge Resorts Collection comprenderà tre edifici adiacenti del XVI secolo, tra cui una cappella e un teatro originali. Un'ampia trasformazione risveglierà la tradizione storica e romantica della proprietà, risalente al Rinascimento italiano, attraverso una collezione d'arte rarefatta, un'architettura e un design distinti e giardini spettacolari e ben curati. Circondato da altissime querce, un riferimento al nome del Collegio alla Querce, il parco del resort vanta ampi prati e cinque livelli di giardini barocchi terrazzati, un'opera d'arte in sé", continua il Friedkin Group.



Al termine dell'intervento, "la destinazione dell'era rinascimentale rinascerà come un hotel di 82 camere, tra cui 61 camere, 20 suite e una suite esclusiva di 2.250 piedi quadrati (circa 210 mq, ndr). I servizi moderni includono una piscina all'aperto, una sala dedicata alla degustazione di vini, un centro benessere, un centro fitness, una galleria d'arte e una boutique curata. L'offerta gastronomica comprenderà un ristorante di destinazione, una sala giardino con pareti in vetro immersa tra gli ulivi per cene diurne, un sofisticato bar e cigar lounge situato nell'ex ufficio di ammissione accademica e un bar a bordo piscina all'aperto che offre spuntini leggeri e cocktail. La struttura vanterà anche un'enoteca in loco che offrirà degustazioni dei migliori vini d'Italia. Per incontri e celebrazioni, una sala riunioni dedicata sarà completata dal teatro e dalla cappella, che fungerà anche da spazio per eventi, installazioni artistiche e laboratori", concludono.

 

Non tutto rose e fiori, però. Alla notizia arriva la reazione di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune e di Lorenzo Palandri e Francesco Gengaroli di Sinistra Progetto Comune Quartiere 2: "Quando fu sgomberata l'occupazione a fine abitativo dell'ex Collegio alla Querce, colpendo il Movimento di Lotta per la Casa, Palazzo Vecchio parlò di restituzione dell'immobile alla città. Quindi le fiorentine e i fiorentini potranno camuffarsi da turiste e turisti di lusso, al fine di poter vivere gli spazi riqualificati dalla Friedkin Group. La stampa di oggi riporta le dichiarazioni del privato, ancora una volta tese a fare della nostra città uno spazio di "esperienze irripetibili". In effetti è bene che il modello Firenze si ripeta il meno possibile a giro per il mondo: la città continua a svuotarsi di vita residente, in una ricerca disperata di ritorno del turismo pre-pandemia Covid-19, senza nessuna vera volontà di confrontarsi per un modello diverso di tessuto urbano".


"La Giunta può far vanto quanto vuole della compensazione in denaro con cui realizzerà spazi per la città: a forza di vendere parti di territorio, anche le palestre potranno essere destinate al turismo, per quante persone avranno ancora voglia di vivere in una vetrina di lusso. Sulle pagine di questi giorni riecheggiano inoltre le vicende delle sale cinematografiche ancora chiuse e di piazza del Carmine: entrambe questioni su cui il nostro gruppo consiliare depositerà delle interrogazioni, ma che confermano un'assenza di cura che si fa sempre più pesante. Con la pandemia tutto doveva cambiare: in peggio?".

 

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