Carenza di personale, Confartigianato Firenze: 'Colpa del reddito di cittadinanza'
'Tante imprese stentano a ripartire per mancanza di manodopera e questo è il vero grande freno del nostro Paese'
giovedì 10 giugno 2021 13:25
“Da sempre la nostra posizione è fortemente contraria al reddito di cittadinanza per lo meno così come è concepito. Troppo poche sono le persone che cercano lavoro a fronte del numero di coloro che percependo comunque un compenso preferiscono stare a casa”. Sono le parole di Alessandro Sorani, presidente Confartigianato Firenze, secondo cui il reddito di cittadinanza sarebbe il principale motivo della carenza di personale che il mondo produttivo si trova ad affrontare in questo periodo di ripartenza dopo lo stop dettato dalla pandemia.
Secondo l’Istat i lavoratori che le imprese cercano ma non trovano sono l’1% degli occupati ma sono in crescita soprattutto nell’industria e nei servizi.
“In questi giorni abbiamo incontrato intere categorie di mestieri - continua Sorani - dalla termoidraulica alla pelletteria, tante imprese stentano a ripartire per mancanza di manodopera e questo è il vero grande freno del nostro Paese. Siamo una Repubblica fondata sul lavoro, questo concetto sottintende la valorizzazione di una cultura del lavoro e far sì che non lavorare sia più gratificante che lavorare è una politica devastante dal punto di vista psicologico, a livello sociale e di conseguenza economico. Siamo convinti che sia fondamentale stabilire compensi e turni di lavoro adeguati, contro ogni forma di sfruttamento del personale, ma serve anche un meccanismo più stringente per il quale il rifiuto di proposte di lavoro congrue condizioni il diritto di usufruire del reddito di cittadinanza, come anche pensiamo sia fondamentale gestire meglio il tema della formazione professionale”.
Immagine di repertorio di patrick gantz da Pixabay