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Firenze, la Manifattura Tabacchi si trasforma: al via i lavori per la 'Factory'

Un investimento da 30 milioni di euro: atelier, uffici, co-working, ristoranti e spazi espositivi

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mercoledì 07 aprile 2021 17:05

Prende il via il nuovo cantiere che entro settembre 2022 trasformerà gli spazi di Manifattura Tabacchi -  ex fabbrica di sigari fiorentina dismessa nel marzo 2001 dopo oltre settant’anni di attività - in un innovativo quartiere cittadino all’insegna della creatività sostenibile. 

 

La rinascita della Factory fa parte di un ambizioso progetto di riqualificazione da 250 milioni di euro che prevede il recupero, entro il 2026, della storica area industriale composta da 16 edifici per un totale di circa 110.000 mq. A promuovereil progetto è la joint venture costituita nel 2016 dalla società immobiliare del Gruppo Cassa depositi e prestiti e da PW Real Estate Fund III LP, un fondo gestito da Aermont Capital. MTDM Manifattura Tabacchi Development Management Srl è la società di sviluppo e project management che gestisce l’intero processo.

 

Il Polimoda ha infatti da poco finalizzato l’acquisizione dell’edificio 6 di Manifattura Tabacchi, che dal gennaio 2020 ospita la sua terza sede cittadina, con oltre 800 studenti internazionali.

 

L’inaugurazione dei lavori e il cantiere sono stati presentati oggi - mercoledì 7 aprile -con un evento digitale aperto a tutti: The Factory Show, trasmesso in streaming sul canale YouTube di Manifattura Tabacchi e presentato da Francesco Mandelli, attore, regista, conduttore televisivo e musicista.

 

A seguire sono intervenuti Giovanni Manfredi, CEO di Manifattura Tabacchi, Dario Nardella, Sindaco di Firenze, Alessandro Sorani e Massimiliano Giornetti rispettivamente Vicepresidente e neodirettore di Polimoda, Roberta Pasinetti, Head of Project Management Manifattura Tabacchi.

 

Lo sviluppo della Factory prevede un investimento di 30 milioni di euro e interessa una superficie totale di oltre 21.000 mq, e in particolare gli edifici 4, 5 e 11 di Manifattura Tabacchi, originariamente adibiti alla produzione di sigari e sigarette. Il progetto architettonico è firmato dallo studio fiorentino Q-bic di Luca e Marco Baldini, affiancati dal paesaggista Antonio Perazzi; l’esecuzione è stata affidata all’impresa Setten Genesiospecializzata nel recupero di edifici storici.

 

L’edificio 4 e lo speculare edificio 5 ospiteranno, al primo piano, gli spazi direzionali e di co-working; il piano terra sarà invece dedicato ad attività commerciali con negozi, atelier e ristoranti, configurandosi come un nuovo centro d’incontro e di scambio ispirato alle botteghe che un tempo fiorivano intorno alle piazze centrali della città.

 

Nel cuore della Factory, l’edificio 11 ospiterà NAM-Not a Museum, luogo dedicato alla produzione, ricerca e sperimentazione per le arti contemporanee. 

 

Sul tetto dell’edificio nascerà l’Officina Botanica, un giardino pensile aperto al pubblico, progettato dal paesaggista Antonio Perazzi, con oltre 100 alberi e 1300 tra arbusti, piante perenni ed erbe. 

 

La Factory sarà costeggiata da due strade pedonali: Maker Street, su cui affacceranno laboratori e officine esponendo i propri manufatti; il Boulevard, il nuovo passaggio ciclopedonale che attraverserà Manifattura da nord a sud, collegando il quartiere universitario di Novoli col Parco delle Cascine in corrispondenza della fermata della nuova tramvia T4.

 

Il recupero della Factory si inserisce nel più ampio Masterplan di Manifattura Tabacchi, che prevede un articolato mix funzionale tra edifici originali recuperati e nuova costruzione. 

 

Dal 2018 Manifattura Tabacchi promuove un intenso programma di attività temporanee su 12.570 mq di aree interne ed esterne, spazi appositamente recuperati in attesa della loro destinazione finale, che tra il 2018 e il 2020 hanno già accolto oltre 260.000 visitatori.

 

Uno spazio temporaneo ristrutturato di circa 1.000 mq al piano terra dell’edificio 7 e attrezzato con 5 aule laboratorio per lezioni di grafica, fotografia, scenografia e pittura ospita oltre cento studenti e parte delle attività didattiche dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Grazie all’accordo con Manifattura Tabacchi stipulato nel 2020, il prestigioso istituto si è spostato per la prima volta dalla sua sede originale, uscendo dal centro storico.

 

Da dicembre 2019, negli spazi al primo piano dell’edificio 8, si è trasferito il team di DogHead Animation, start-up di animazione 2d all'avanguardia nelle animazioni in computergrafica, parte di ForFun Media, network che raccoglie le migliori competenze italiane nella produzione per il cinema d’animazione e servizi 2d e 3d.

 

Gli spazi al primo piano dell’edificio 8 da marzo 2020 ospitano inoltre l’Istituto dei Mestieri d’Eccellenza LVMH (IME), un programma di formazione professionale volto all’insegnamento del savoir-faire del gruppo LVMH nei mestieri dell’artigianato, della creazione e della vendita alle giovani generazioni. 

 

Il progetto di sviluppo proseguirà con la riqualificazione dell’edificio 10, localizzato nell’area del nuovo accesso sud: l’ex centrale termica della Manifattura Tabacchi diventerà un birrificio, pensato come luogo di produzione e degustazione di birra artigianale.

 

L’edificio 12, a nord del nucleo centrale della Factory, proporrà invece il primo prodotto residenziale di Manifattura: il progetto di Q-bic prevede laboratori per artisti e designer al piano terra e loft d’ispirazione industriale al piano primo.

 

Sorgerà poi la piazza dell’Orologio, uno spazio pubblico per eventi e installazioni contemporanee, dove si affacciano l’edificio 6 di Polimoda, l’edificio 7, che sarà riconvertito in loft residenziali progettati da Patricia Urquiola e l’edificio 8, che ospiterà uffici e residenze progettate da Quincoces-Dragò & Partners.

 

Il progetto di riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi riduce al minimo le demolizioni; rende gli edifici originali più efficienti e sostenibili con l’energia geotermica e una gestione attiva della risorsa idrica. Particolare attenzione è posta nella progettazione del verde, affidata al paesaggista Antonio Perazzi e intesa come dispositivo di rigenerazione sostenibile “basato sulla presenza di una vegetazione pioniera e generosa in grado di trasformare il paesaggio attualmente caratterizzato dall’aspetto minerale e dalla carenza di superfici drenanti”. 

 

La progettazione del verde include interventi che vanno dalla piantumazione di oltre 1.000 alberi alla posa di pavimentazioni a fughe larghe per permettere la crescita di specie vegetali e il drenaggio del suolo, dalla creazione di superfici vegetali verticali sulle facciate degli edifici che ne migliorano l’efficienza energetica all’allestimento di un giardino pensile che valorizza le specie vegetali pioniere dell’area. 

 

 

 
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