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Covid, picco di casi in Toscana, Bezzini: 'Situazione preoccupante, valutiamo misure'

Il tasso di contagi è particolarmente alto in due province: Pistoia e Siena. Pericolo varianti

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giovedì 25 febbraio 2021 16:57

La situazione è preoccupante. Stiamo analizzando la situazione e valutando con la presidenza della Giunta l’impatto di questa impennata, e se sia il caso di prendere ulteriori misure a livello locale”. Sono le parole dell’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, che oggi ha fatto il punto sull’emergenza Covid-19 durante un’audizione in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd).


Misure a livello locale che potrebbero prevedere l'istituzione di altre "mini zone rosse", come quella già stabilita nel comune di Cecina. L'ultimo bollettino toscano ha infatti registrato un balzo in avanti dei contagi, arrivati a 1373, dopo alcuni giorni in cui il livello di nuovi casi era sì alto ma stabile. Un picco che ha riacceso la preoccupazione di scivolare in zona rossa, dopo il cauto ottimismo degli ultimi giorni. 


Il tasso di contagi è particolarmente alto in due province: a Pistoia, dove si registrano circa 60 casi ogni 100 mila abitanti, e a Siena, dove l’incidenza è minore ma ci sono più casi legati alle varianti particolari dovuti alla vicinanza con l’Umbria. “Sono in corso azioni del progetto ‘Territori sicuri’ che al momento sta funzionando bene a livello locale – ha spiegato Bezzini - C’è uno screening in corso a Monteroni per la variante brasiliana, poi partirà quello a Sovicille, dopo gli interventi fatti nei giorni scorsi in altri territori”.


La variante inglese è destinata anche in Toscana a diventare uno dei ceppi prevalenti: attualmente è rilevata in circa il 40-50 per cento di chi si ammala. Bezzini, anche rispondendo ai quesiti dei commissari, ha osservato che “questo è un problema, perché essendo più contagiosa rischia di far impennare la curva in un momento in cui la barriera dei vaccini non ha ancora prodotto effetti su vasta scala”.

 

La variante brasiliana è limitata invece al momento ad alcuni comuni confinanti con l’Umbria, ma preoccupa perché in caso di incremento rischia di mettere in affanno il progetto ‘Territori sicuri’ e le strategie di contenimento. Che, ha ricordato l’assessore, sono quelle indicate dall’Istituto superiore di Sanità: un monitoraggio a campione e soprattutto il tracciamento dove ci siano casi accertati o sospetti, con un’indagine su 14 giorni.


Il numero in crescita di casi sta mettendo nuovamente in sofferenza le strutture sanitarie in alcuni territori. Gli ospedali delle province di Pistoia ed Empoli iniziano a registrare difficoltà, mentre Siena regge al momento per la presenza dell’azienda ospedaliero-universitaria, anche se l’aumento di pazienti è sensibile. L’assessore ha riferito che, a ieri, sui contagi registrati il 47% dei pazienti risultava asintomatico, il 40% paucisintomatico, il 5,5% presentava sintomi lievi, l’1,4% sintomi severi e lo 0,5% sintomi critici.

 

Questo anche grazie alla diminuzione dell’età media degli ammalati, che si attesta sui 43 anni. Tuttavia, si sta registrando un aumento del tasso dei ricoveri, che ha superato i 1.000 in Toscana. Ieri si sono registrati + 22 pazienti ricoverati e + 4 pazienti in terapia intensiva

 

 

 
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