#ioaprosoloinsicurezza: a Firenze la protesta dei ristoratori
Luci accese e ristoratori a tavola con i dipendenti
sabato 16 gennaio 2021 13:56
Oltre 8mila ristoranti hanno aderito al flash mob #ioaprosoloinisicurezza. Treviso, Firenze, Pisa, Salerno, Ravenna, Palermo: in tutto lo stivale gli imprenditori del mondo Horeca hanno acceso le luci e gli impianti stereo e si sono messi a tavola con i loro dipendenti, per una sera nelle vesti di clienti.
“Un’iniziativa per ribadire che i nostri locali sono sicuri e che il virus non distingue tra pranzi, cene, giorni feriali e festivi”, ribadisce Pasquale Naccari, portavoce di Tni-Tutela Nazionale Imprese e di Ristoratori Toscana, due tra le associazioni che hanno lanciato il flash mob, promosso insieme a Acs Associazione Commercianti per Salerno, A.I.O.S Palermo, Ristoratori Liguria, RistorItalia, Ristoratori Emilia Romagna, Ristoratori Lombardia, Ristoratori Veneto, Ristoratori Lazio, Ristoratori Campania, Ristoratori Puglia, Ristoratori Trentino, Ristoratori Sicilia, Veneto Imprese Unite.
Nella stessa sera si è tenuta anche l'iniziativa #ioapro1501, in cui alcuni ristoranti hanno deciso di aprire ai clienti per cena. “Comprendiamo la disperazione dei colleghi, perché c’è gente che non riesce nemmeno più a fare la spesa, ma la via giusta è sempre quella di rimanere nei confini della legalità - continua Naccari - Ricordiamo che aprire i locali infrangendo le regole fa andare incontro a sanzioni pesanti, fino al ritiro della licenza”.
“Abbiamo organizzato questa protesta per ribadire che siamo imprenditori responsabili, sempre dalla parte della legge - continua Naccari - Vogliamo però conoscere, come spiegato nelle lettere inviate ai prefetti, le prove scientifiche alla base delle misure estremamente restrittive nei confronti dei pubblici esercizi. Chiediamo indennizzi sufficienti per poter coprire tutte le spese vive che sosteniamo. Ad oggi, infatti, quelli ricevuti si attestano in media al 3,3% del fatturato annuo. Sarebbe importante, inoltre, che il Governo iniziasse a prendere in considerazione le startup e tutte quelle attività che sono state dimenticate da tutti i decreti. La nostra battaglia a tutela del mondo Horeca continua”.