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Firenze, nuovo questionario del Comune: fiorentini preoccupati per il lavoro

Le preoccupazioni dei fiorentini tra aspetti sanitari ed economici

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sabato 02 maggio 2020 11:56

Nuovo questionario, il sesto, proposto dal Comune di Firenze ai cittadini fiorentini per 'tastare' il polso durante l'emergenza Coronavirus (Clicca qui per partecipare). L'ultima rilevazione, svolta su 3300 persone, ha evidenziato che ad una settimana dall’avvio della fase 2 si assiste ad un’ulteriore riduzione dell’apprensione dei fiorentini.

 

Non si tratta di un abbassamento della guardia (comunque i nove decimi della popolazione continuano a non prendere sotto gamba la situazione), quanto di una riduzione dell’intensità della preoccupazione: la quota di chi si definisce “seriamente preoccupato” è calata dal 65% di un mese fa al 39% attuale. Gli under 24 sono sempre più sollevati, mentre continuano a manifestare una diffusa inquietudine gli over65. L’attenuazione della preoccupazione si accompagna ad un aumento dell’idea che il picco dell’emergenza sia ormai superato (49%).

 

Sempre rilevante (30%), ma in costante calo, la quota di cittadini che ritiene che la fase peggiore debba ancora arrivare. Si conferma lo spostamento del focus della preoccupazione dal fronte sanitario (tema più rilevante per un terzo della popolazione, in particolare quella più anziana) a quello economico, segnalato dal 46% del campione, con picchi tra gli under34 e tra i lavoratori autonomi, tra chi ha un’occupazione a tempo determinato e tra i disoccupati.

 

Nel campione intervistato, la maggioranza di chi ha un’occupazione sta continuando a lavorare anche durante la quarantena. Del 59% degli occupati, l’11% sta continuando a recarsi sul posto di lavoro e il 26% sta facendo smart working (in qualche caso alternato a presenze fisiche). Una maggiore continuità lavorativa si riscontra nei contratti a tempo indeterminato, mentre lamentano una maggiore sospensione dell’attività i lavoratori autonomi e quelli con contratti più precari. Lo smart working è largamente apprezzato da chi ne beneficia: l’esperienza è definita molto o abbastanza positiva dal 79%. La principale difficoltà riscontrata riguarda l’impossibilità di separare i tempi di lavoro da quelli personali e familiari. In qualche caso anche problemi di connessione, o altre carenze informatiche, oppure difficoltà di comunicazione.

 

Ancora più soddisfatti risultano i lavoratori che hanno continuato a recarsi sul posto di lavoro, che risultano contenti della prosecuzione nel 90% dei casi. Generalmente in questo periodo sono andati al lavoro con l’auto propria (55% - con un dato molto più elevato nel quartiere 5) o, secondariamente, in scooter (20%) oppure a piedi (17%). Risulta molto contenuto l’utilizzo dei mezzi pubblici, più segnalati dai lavoratori dei quartieri 1 (dove tanti, inoltre, raggiungono il posto di lavoro semplicemente a piedi) e 4.

 

Chi si è fermato in questo periodo mostra notevoli incertezze, e spesso paure, circa la ripresa dell’attività: solo il 19% è convinto di rientrare al lavoro alle medesime condizioni pre-Covid, mentre il 28% pensa sì di riprendere, ma con un peggioramento economico (si tratta in particolare degli autonomi). Il 41%, poi, non ha la certezza di rientrare, o di riaprire, e il 7% dà per certa la fine dell’attività lavorativa.

 

Tre fiorentini su quattro, per quanto riguarda la mobilità, sono convinti che alla riapertura dovranno modificare le proprie abitudini negli spostamenti e solo pochi minimizzando l’entità di questi cambiamenti. Sono meno propensi al cambiamento, o ritengono che li riguarderà in misura minore, i lavoratori autonomi, ma anche i dipendenti con lavoro stabile. Rispetto all’utilizzo dell’auto, metà dei cittadini ritiene che la utilizzerà quanto prima. La quota di chi prevede una riduzione del suo utilizzo (15%) è pressoché identica a quella di chi crede che l’aumenterà (14%).

 

Sul trasporto pubblico si registra l’apertura di credito da parte di poco più di metà della popolazione: se si garantiranno adeguate condizioni di sicurezza, il 55% si dice disponibile (con sicurezza o, in termini più cauti, probabilmente) ad usare i mezzi pubblici. Maggiore disponibilità tra gli under24 e gli over65. L’ipotesi di una riapertura totale della ZTL vede prevalere nettamente i contrari (59%) sui favorevoli (27%). Maggiore favore tra i più giovani (tra gli under24, addirittura, si registra una sostanziale parità tra favorevoli e contrari) e tra i residenti nel quartiere 3, mentre nel quartiere 1 la contrarietà è significativamente più elevata.

 

Dalle dichiarazioni raccolte, parrebbe salire lievemente la frequenza delle uscite di casa dei fiorentini. In media 2,5 volte a settimana, con un quinto dei cittadini che esce tutti i giorni (principalmente chi sta continuando a lavorare). Le frequenze sono superiori tra i 45-64enni e, territorialmente, nel quartiere 1. La mascherina è ormai diventata un immancabile accessorio per le uscite di casa: ne dichiara l’utilizzo oltre il 90% della popolazione, generalmente indossandola sistematicamente durante tutta la permanenza fuori casa; in pochi casi (11%) l’utilizzo viene limitato agli ambienti chiusi.

 

 
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