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Coronavirus, il Meyer: ‘Non venite per casi lievi e contattate il pediatra di famiglia’

Le misure dell’ospedale pediatrico fiorentino per gestire l’emergenza

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martedì 25 febbraio 2020 11:09

Limitare gli accessi al pronto soccorso se non per i casi di effettiva gravità e contattare i pediatri di famiglia disponibili anche nel week end: è questo l’invito alle famiglie che arriva dall’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, in base alle indicazioni ministeriali e regionali. 

 

Una task force dell’ospedale fiorentino ha messo a punto già dai primi giorni di febbraio una procedura per gestire l’emergenza epidemiologica da Coronavirus, recependo le misure del Governo e della Regione Toscana: l’obiettivo è quello di limitare gli ingressi e prendere rigorose misure precauzionali per individuare le persone con febbre o sintomi respiratori, attraverso la creazione di percorsi dedicati, volti a individuare e gestire tempestivamente e in sicurezza i casi sospetti.

 

L’ospedale ha aumentato la frequenza delle pulizie nelle aree di attesa ed è stato attivato un percorso specifico per effettuare procedure di sanificazione straordinaria. Anche chi frequenta l’ospedale dovrà aumentare l’attenzione all’igiene, lavandosi frequentemente le mani, utilizzando gli erogatori di gel alcolico. 

 

L’accesso al Meyer avverrà attraverso un unico punto di entrata segnalato, fa sapere l’ospedale fiorentino, e sarà presidiato da personale di vigilanza, a lato del Maggiolino azzurro posto all’ingresso.

 

Al momento le attività ambulatoriali non sono sospese, ma per i pazienti che non si presentano agli appuntamenti non vengono applicate le modalità di recupero del bonus/malus.

 

Si raccomanda di non portare per visite, esami, o prelievi programmati bambini e adolescenti con febbre o tosse se non strettamente necessario in quanto oggetto della visita stessa. 

 

È consentita la presenza di un solo accompagnatore, tranne nelle situazioni in cui è necessario raccogliere il consenso di entrambi i genitori o effettuare colloqui con il personale sanitario, o in attesa dall’uscita dal blocco operatorio. L’accompagnatore non deve presentare febbre e o tosse; in caso che eccezionalmente non fosse possibile altrimenti, dovrà indossare la mascherina chirurgica.

 

Saranno rinviati, si legge sempre nel comunicato del Meyer, gli interventi chirurgici programmati per i quali sia prevista l’assistenza in area critica nel periodo post-operatorio

 

Nelle aree di degenza è consentita la permanenza di un solo genitore o accompagnatore autorizzato, che sarà identificato con un cartellino/pass consegnato a cura del personale della reception.
 

Foto tratta dalla pagina Facebook 'Fondazione Ospedale Pediatrico Meyer'

 
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