Firenze, alla Pergola arriva l'opera musicale 'Dorian Gray. La bellezza non ha pietà'
Quattro repliche
lunedì 07 maggio 2018 15:30
Arriva a Firenze in esclusiva regionale il tour italiano di “Dorian Gray. La bellezza non ha pietà”.
L’opera di teatro musicale, ispirata al celebre romanzo di Oscar Wilde "Il Ritratto di Dorian Gray", prodotta da Pierre Cardin, sarà per quattro repliche, dal 17 al 20 maggio, al Teatro della Pergola.
"Dorian Gray. La bellezza non ha pietà", prodotto da Monsieur Cardin insieme al nipote Rodrigo Basilicati, ingegnere e designer che ne firma anche ladirezione artistica e le scenografie, è stata ideata e scritta per testi e musiche dall’autore e compositore Daniele Martini, mentre la regia è di Emanuele Gamba, che negli anni ha inanellato collaborazioni con Dario Fo, Bob Wilson, Micha Van Hoecke, Jonathan Miller, fino a firmare la regia di apprezzatissimi spettacoli di culto come "Across The Universe" e "Spring Awakening". Dorian Gray è interpretato da Federico Marignetti, unico personaggio dello spettacolo, è affiancato in scena da un danzatore contemporaneo Thibault Servière, francese, che rappresenta l’anima nascosta di Dorian.
«Nel corso della mia carriera ho sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani talenti – racconta Monsieur Cardin. Ho scoperto e offerto a tantissimi artisti la possibilità di esprimersi, di sprigionare sino in fondo la loro creatività nei miei spazi culturali, senza mai condizionarli: perché il rispetto per il talento esige anzitutto che sia lasciato libero. Ai molti giovani, che ancor oggi vengono a chiedermi dei consigli, dico sempre che devono avere il coraggio di osare, se del caso anche di provocare: senza paure e senza mai copiare! Un vero artista non può limitarsi a sognare ma deve adoperarsi quotidianamente per tradurre i sogni in realtà, senza scendere a patti con nessuno. A differenza di quanto ha fatto Dorian Gray».
«Siamo circondati da migliaia di Dorian Gray, – spiega in proposito l’autore Martini – che non hanno lo specchio ma il selfie stick. Si guardano e si fotografano in attesa che si confermi la loro esistenza. Almeno una volta nella vita tutti siamo stati Dorian Gray, Lord Henry Wotton, Basil Hallword, a volte addirittura il ritratto che giudica con occhio severo e fa da specchio all’anima. Alla luce di questo ho scelto volutamente di mettere in scena un solo personaggio che racchiudesse tutti questi. Federico Marignetti ha colto una sfida attoriale e musicale molto complessa».