Il palazzo Mozzi-Bardini
Un palazzo importante per la storia di Firenze
sabato 28 ottobre 2017 11:43
Palazzo Mozzi, edificio fiorentino che domina l'omonima piazza, fu costruito dall'unificazione di più edifici: nel 1260 la casa- torre della famiglia Mozzi fu distrutta, ma i ricchissi banchieri - gestori della contabilità pontificia- decidero di riunire tutti i piccoli palazzi loro appartenenti e creare un palazzo. Il palazzo doveva servire a proteggere il ponte Rubaconte ( attuale ponte alle Grazie) ed è per questo che ha un aspetto fortificato. Sulla facciata sorge lo stemma della famiglia Mozzi in pietra serena.
Il palazzo fu molto importante nella storia di Firenze per la seconda metà del '200. In questo edificio nel 1273 fu ospitato Papa Gregorio X in occasione della pace fra Guelfi e Ghibellini che fu firmata proprio in quelle stanze, alla presenza del Re di Napoli Carlo I d'Angiò e Baldovino II imperatore di Costantinopoli. La pace firmata durò solo quattro giorni e papa Gregorio X partì per Lione - dove terrà uno storico Concilio- dopo aver scomunicato il Comune di Firenze. Una targa posta sull'edificio ricorda questo evento.
Un'altra pace fu firmata in questo palazzo,quella fra fiorentini e aretini del 1314, voluta da Piero, fratello del Re di Napoli, che soggiornò fra queste mura.
Nel XVI secolo la famiglia Mozzi acquistò il terreno dietro il palazzo, ricavandone un'oliveto.
Fino a metà dell'Ottocento la famiglia Mozzi ne fu proprietaria ( anche se dal Quattrocento al Cinquecento vendette l'edificio ai principi Carolath-Beuthen), poi palazzo Mozzi fu compratoda una principessa russa che voleva ricondurlo alle “originali “ forme medioevali. Il progetto rimase incompiuto ed il palazzo divenne proprietà dell'antiquario Stefano Bardini che sistemò al suo interno la sua collezione e trasformò l'uliveto in quello che, ancora oggi, è famoso come Giardino Bardini. Solo successivamente nel giardino furono installati la scalinata e la loggia. Oggi il giardino è separato dal palazzo ed è visitabile.
Dopo la morte di Stefano Bardini, il palazzo è stato chiuso per molto tempo e, infine, acquistato dallo Stato. Il palazzo è attualmente in fase di restauro conservativo che avrà la finalità, si legge nel sito della Soprintendenza, di "rendere alcuni ambienti funzionalmente idonei ad accogliere uffici pubblici".
Foto di Sailko