Firenze, Renzi inaugura la Scuola marescialli e brigadieri dei carabinieri di Castello [FOTO]
Taglio del nastro alla caserma di viale XI agosto
sabato 24 settembre 2016 11:52
E' il giorno del taglio del nastro alla Scuola marescialli e brigadieri dei carabinieri di Firenze Castello.
La cerimonia di inaugurazione ha preso il via intorno alle 11 di questa mattina, alla presenza di autorità sia locali che nazionali, tra i quali il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, con lo scoprimento della targa per Salvo D'Acquisto, medaglia d'oro al valore militare, a cui è dedicato il viale d'accesso della caserma.
Arriva anche il presidente del consiglio Matteo Renzi, a scoprire la targa per il maresciallo Felice Maritano, che dà il nome all'imponente struttura di viale XI Agosto. A tagliare il nastro, tricolore, è Martina Giangrande, figlia 26enne di Giuseppe Giangrande, accanto a Renzi, al Ministro Pinotti e al sindaco di Firenze Dario Nardella.
L'inaugurazione prosegue con la cerimonia dell'alzabandiera, con l'Inno di Mameli suonato nella piazza interna, intitolata ai caduti di Nassiriya.
A prendere la parola è il comandante generale dell'Arma Tullio Del Sette. "Oggi giornata storica per le cronache dell'arma e importante per Firenze, che già dal 1996 ospita i nostri allievi marescialli. Si è realizzato un progetto che parte dagli anni '80 e portato a buon fine nonostante le vicende che hanno interessato la giustizia penale. Qui ci sono 600 allievi del secondo e terzo anno di scorso che saranno affiancati da altri 560 allievi".
Parla anche il sindaco Nardella. "Con gioia e orgoglio porgo il saluto della città di Firenze, in un giorno che sarà ricordato come momento storico per tutta la città. Finalmente si compie un'opera ambiziosa che si temeva rimanesse incompiuta, e che ci permette di rinnovare il rapporto solido tra la nostra città e l'Arma, legato alla vocazione della città che è quella della formazione. Per noi questo non è solo motivo d'orgoglio ma anche di arricchire il patrimonio di istituti di alta formazione presenti sul nostro territorio, come la scuola della Magistratura e quella di Aeronautica Militare, tutte rivolte a formare le nuove generazioni.
Diamo il benvenuto a tutti voi nel segno di una comune battaglia per la nostra patria e il nostro popolo".
Si tratta di una struttura imponente, e ancora non finita, che i fiorentini hanno sotto gli occhi da anni. Una vera e propria cittadella, con 20 complessi già realizzati, 52 aule, pronte ad accogliere più di 2000 giocali marescialli. Ci sono mense, parcheggi, 119 alloggi per famiglie, una stazione dei carabinieri, e verranno completati impianti sportivi tra cui una piscina olimpionica e un campo da calcio.
Per ultimo parla Matteo Renzi. "Grazie per l'opportunità di essere qui, in un giorno che ho aspettato e che sembrava impossibile. Ho avuto la possibilità di seguire sul
territorio da amministratore le vicende di questo luogo ed essere qui oggi è un onore. È un onore anche rappresentare questo paese nel mondo, soprattutto in momenti come l'altro giorno, quando il primo ministro dell'Iraq mi ha ringraziato per il lavoro di formazione che fanno i nostri carabinieri. Abbiamo bisogno di una vostra presenza capillare sul territorio, i carabinieri sono un punto di riferimento e un valore aggiunto per le indagini. In Calabria è stato il lavoro della locale stazione dei carabinieri ad assicurare alla giustizia un esponente della 'Ndrangheta. La fase di revisione della spesa per l'Arma non si dovrà ripetere, perché la vostra presenza è cruciale e indebolire l'Arma non si può".
Renzi infine si rivolge agli allievi marescialli. "Caro allievo maresciallo, hai l'opportunità di essere parte di una comunità di donne e uomini che è amata dal paese è chiamata ad un compito difficile. La tua comunità serve il Paese da prima che fosse unito, ed è conosciuta e rispettata nel Mondo. Ti auguro di saper ascoltare gli insegnamenti di chi avete davanti, dei superiori, dei cittadini e della vostra coscienza. Dovrai fare i conti con la solitudine del Comando, e stare in una piccola stazione non è meno importante di guidare un battaglione. Quando la sera tornerai a casa ti auguro di poter rimboccare le coperte ai vostri figli, che è quello che l'Arma fa da anni all'Italia, portando sicurezza. Quando avrai a che fare con il terrore globale non dimenticare che l'obiettivo dei terroristi è quello di condizionare la nostra vita con la paura, non dargliela vinta. La nostra identità sta nella capacità di produrre cultura e coraggio, alla paura sappi corrispondere il coraggio. Questa città è abituata al bello, così tanto che non ci fa più caso, la bellezza ti sorprende alle spalle e ti stupisce, e ti auguro di avere lo stesso stupore, per questa città e per l'apparenza all'Arma. Vi auguro che possiate vivere questo stupore coi vostri colleghi e con quelli che arriveranno. Qui ci sono le autorità, ma loro cambiano, mentre voi tra 30 anni sarete ancora qui a rappresentare l'Italia, che è uno straordinario patrimonio di valori, di ideali e di bellezza, dimostrando che il tempo dell'Italia è il futuro e non solo il passato. Buon lavoro a tutti e tutte. Essere italiani significa non solo appartenere ad un grande passato ma anche permettere al futuro di camminare sulle proprie gambe, che il tricolore ci aiuti a guardare al futuro con positività. Viva l'Arma dei carabinieri, viva l'Italia".