Il 14 ottobre 1529 iniziò l’assedio di Firenze da parte delle truppe imperiali di Carlo V, atto finale dell’imposizione del predominio spagnolo in Italia.

Un importante personaggio che collaborò alla sicurezza della città fu Michelangelo Buonarroti, quell’anno nominato Governatore Generale sopra le Fortificazioni.

Prima dell’arrivo delle truppe nemiche, Michelangelo si dedicò a progetti d’ingegneria militare e gestione delle fabbriche per le fortificazioni di Firenze.

Molto attribuiscono a Michelangelo l’idea di usare la fortezza di San Miniato al Monte, uno dei luoghi più alti della città, come avamposto da cui sparare con i cannoni verso le armate imperiali.

L’artista decise di rivestire il campanile della basilica con materassi imbottiti di lana per proteggere la torre dai colpi dell’artiglieria nemica e allo stesso tempo fu utilizzato anche come base per due cannoni che dovevano sparare sulle truppe di Carlo V.

Con la caduta della repubblica fiorentina tornò al potere la famiglia dei Medici. Tutta la penisola italiana, tranne Firenze e il suo ducato mediceo, e buona parte dell'Europa passò sotto il controllo di Carlo V.

L’immagine di copertina è l'affresco “Assedio di Firenze”, dipinto disegnato dal Vasari e realizzato da Giovanni Stradano, che si trova in Palazzo Vecchio. Sulla destra dell’opera è rappresentata la fortezza di San Miniato.