Con 'La notte dei bambini' Gaia Nanni porta a teatro il trasferimento dell’ospedale pediatrico Meyer
Al Teatro di Fiesole rivive la notte del 14 dicembre 2007, il trasferimento alla nuova sede del Meyer, con il coinvolgimento di un’intera città
venerdì 14 novembre 2025 19:55
Si chiama “La notte dei bambini” lo spettacolo che Gaia Nanni porta in scena, per la prima volta a Firenze, da giovedì 11 a domenica 14 dicembre al Teatro di Fiesole. Un racconto teatrale che si ispira a un fatto realmente accaduto: il trasferimento alla nuova sede, avvenuto in una singola notte, dell’intero Ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
I biglietti (posti numerati, 23 e 17,25 euro) sono disponibili. Inizio spettacoli ore 20,45.
Scritto da Gaia Nanni e Giuliana Musso, che cura anche la regia, “La notte dei bambini” ci riporta alla notte del 14 dicembre 2007: l’intera città si concentra su un percorso protetto che vedrà il passaggio di ambulanze silenziose, motociclette della polizia e dei carabinieri, taxi, auto mediche, pulmini, autobus pubblici. Intorno a loro 200 vigili urbani volontari, 230 volontari della protezione civile, 50 agenti di polizia e carabinieri. Scesero in strada anche gli abitanti, a veglia, portando delle sedie, delle lucine colorate, dei palloncini per allietare il passaggio dei bambini dell’Ospedale, bevande calde e coperte per i volontari.
Gaia Nanni, interprete eclettica, giocosa e popolare, offre un monologo divertente e denso, dai mille volti umani, dove le voci dei personaggi della strada si alternano a quelle degli operatori sanitari, testimoni dell’evento. Voci che si fondono le une con le altre, tra risate e lacrime, a comporre il racconto corale di un sentimento universale di tenerezza, di appartenenza e di cura.
"Ci sono dei momenti nel vissuto personale di ognuno di noi in cui ci viene restituita la possibilità di fare del bene – spiega Gaia Nanni - spesso questi lampi improvvisi stanno dietro alle emergenze. Il mio desiderio è che un piccolo bagliore possa sopravvivere anche nel passo della nostra normalità, nella nostra vita di tutti i giorni. La Notte dei bambini è un sogno di bambina - ci sono dentro anche io e sul finale lo si capisce ancora di più - dove si ride ancora più forte, si fa i grulli come si dice a Firenze cercando di spingere la notte più in là. Dopo mesi di interviste ai sanitari, dopo la ricerca di memorie e testimonianze su quella notte è stato naturale per la produzione indirizzarmi a Giuliana Musso. È l'incontro più luminoso e potente che potessi sperare. Ritengo che il nostro paese malconcio debba volgere uno sguardo più generoso verso i manutentori degli esseri umani: infermieri, medici, insegnanti. Questo spettacolo è una dichiarazione d'amore nei loro confronti, è un potersi dire - lo vediamo che siete stanchi - lo vediamo, vi ascoltiamo e siamo con voi”.
“L’11 dicembre a Fiesole La Notte dei Bambini – aggiunge Giuliana Musso - vivrà una nuova importante nascita, che per Gaia sarà la più emozionante. Finalmente nella sua città! Mi vengono i brividi. So bene, per il mio percorso professionale, cosa vuol dire essere autrice e interprete: la responsabilità che senti di avere mentre interpreti le parole che tu stessa hai scritto… e so ancor di più come sia intensa quella emozione quando le parole che reciti e le riflessioni che proponi vengono restituite dal palcoscenico proprio ai testimoni generosi che te le hanno regalate. In questa occasione, nelle date al Teatro di Fiesole, i cosiddetti “testimoni” non saranno solo le singole persone incontrate nel percorso di ricerca (che sono infermieri, medici, operatori della protezione civile, ecc.) ma un’intera città! Perché come dice Gaia ‘quella notte tutta la mia città ha fatto strada’”.
