Mettersi nei panni di un migrante, per quanto possibile, e simulare ostacoli e difficoltà che deve affrontare nel suo percorso di accoglienza. 

 

E' “Labirinti Migranti”, un'escape room educativa portatile dedicata all'accoglienza che si è svolta ieri al Festival Equivalenze, promosso dalla cooperativa sociale Il Girasole (parte del consorzio Co&So), al complesso delle Murate a Firenze.

Attraverso sfide di abilità e risoluzioni di enigmi, il laboratorio ha permesso di far provare, seppure nel confort di una stanza, ai partecipanti una parte del viaggio dei migranti e gli step dell'accoglienza, con lo scopo di fare sperimentare ostacoli soprattutto burocratici, e difficoltà del percorso.

“Spesso la migrazione viene giudicata con superficialità, noi cerchiamo di sensibilizzare sul tema dell'accoglienza, dare l'idea di cosa vuol dire il viaggio di un migrante: lo facciamo attraverso enigmi, giochi logici, indovinelli, puzzle, ognuno dei quali racconta le traversie che che un migrante deve affrontare nel percorso dal suo paese di origine fino ad arrivare in Italia ed entrare nel sistema di accoglienza, per ottenere lo status di rifugiato”, spiega Roberto Marinelli, responsabile dell’Area Socio Educativa e Progettazione della Fondazione Artos di Caronno Pertusella (Va), che propone l'escape box insieme all'area Immigrazione della cooperativa Il Girasole.

Il Festival Equivalenze, dal 30 ottobre al 1 novembre al complesso delle Murate, “è un cantiere delle diversità, un luogo dove si costruisce giorno per giorno la convivenza delle differenze. Non un traguardo già raggiunto, ma un processo in continuo divenire” spiega la direttrice Monica Reis Danai. “L'invito è a prenderci cura delle relazioni come del bene più prezioso, e a credere che la convivenza delle differenze sia non solo possibile, ma necessaria per il futuro delle nostre comunità”.