Riuso, musica e laboratori per bambini: a Grassina torna il ‘Mercato spontaneo’
Tante le iniziative: dall'appuntamento con lo Psicologo on the road e la Ciclofficina, fino al torneo di burraco e la musica dei Fiati Sprecati
mercoledì 24 settembre 2025 20:02
A Grassina arriva il "Mercato spontaneo": l’appuntamento è per domenica 28 settembre, dalle 10.00 alle 19.00 alla Casa del Popolo di Grassina, con la seconda edizione della manifestazione, con il patrocinio del Comune di Bagno a Ripoli e il sostegno di ARCI Firenze.
Il cuore della manifestazione sarà lo Svuotacantine, il mercato in cui le persone porteranno oggetti dimenticati nelle loro case, come vestiti, libri, utensili e piccoli tesori, per donar loro una nuova vita nelle mani di qualcun altro. Uno spazio speciale sarà dedicato ai più piccoli con Nodò, il mercatino ideato insieme ai bambini e alle bambine durante la prima edizione di aprile, in collaborazione con SOU – Scuola di Architettura per Bambini e Bambine.
Al centro della giornata ci sarà Il Pranzone, un pranzo comunitario che valorizzerà le ricchezze del territorio attraverso piatti di pasta fresca e girarrosto. La cura del benessere, personale e collettivo, sarà protagonista grazie a diverse iniziative: lo Psicologo on the road, un camper che porta ascolto e vicinanza là dove le persone vivono, e la Ciclofficina gratuita dalle 10.00 alle 12.00, dove chiunque potrà ricevere supporto e consigli per riparare la propria bicicletta, in un’ottica di sostenibilità, collaborazione e autonomia.
La musica dei Fiati Sprecati accompagnerà i visitatori con leggerezza e festa, trasformando il paese in un palcoscenico diffuso. Non mancheranno occasioni di gioco e sport per unire generazioni diverse: dal torneo di burraco dalle 15 alle 18, momento di socialità trasversale, alle attività sportive con la Virtus Lilliano, dove la sfida sarà soprattutto occasione di gioco insieme.
"Con il Mercato Spontaneo - spiegano gli organizzatori - Grassina si propone non solo come luogo di riuso e sostenibilità, ma soprattutto come spazio di comunità, dove il riappropriarsi degli oggetti diventa pretesto per riappropriarsi delle relazioni. Una giornata che invita a rallentare, guardarsi negli occhi, sedersi a tavola insieme e riconoscersi parte di una stessa storia".
