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Firenze, porte sfondate allo spazio autogestito La Polveriera: scritte con svastiche e croci celtiche

Lo spazio sui social: 'Le porte di Polveriera sono state sfondate e sono stati distrutti materiali e spazi all'interno'

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lunedì 30 giugno 2025 12:48

Croci celtiche, svastiche e danni nei locali della Polveriera Spazio Comune. "Chiediamo il massimo supporto. Tra venerdì e domenica le porte di Polveriera sono state sfondate e sono stati distrutti materiali e spazi all'interno", fa sapere lo spazio autogestito, occupato nel 2014 da studenti universitari nel chiostro di Sant'Apollonia, nel centro di Firenze.

 

L’episodio probabilmente si è verificato in una notte durante il fine settimana. In una stanza è stato anche lasciato uno striscione con scritto “Spazio ai fascisti”.

 

Lo spazio di via Santa Reparata tramite la pagina Instagram ha chiamato a raccolta per le pulizie collettive alle 15.30 di oggi, e per un'assemblea alle 20.30 di stasera.

 

"Il collettivo perUnaltracittà condanna fermamente il grave atto vandalico perpetrato da un gruppo di fascisti ad oggi non ancora identificati nei locali della Polveriera, storico spazio occupato di Firenze, nel fine settimana del 28 giugno. I responsabili hanno distrutto le attrezzature per i concerti, forzato l’ingresso, imbrattato le pareti con svastiche e croci celtiche, lasciando messaggi intimidatori che recitavano “spazio ai fascisti” e “un passo alla volta questo spazio è nostro”. La Polveriera rappresenta uno spazio di straordinaria importanza storica e culturale per Firenze. Sulle sue pareti sono ancora visibili le scritte del ’68 e del ’77, testimonianza di decenni di lotte studentesche e movimenti sociali. Oggi questo luogo ospita festival, concerti, incontri e presentazioni, configurandosi come uno dei pochi spazi liberi rimasti nel centro della città. L’attacco alla Polveriera si inserisce in un quadro più ampio di trasformazione della città, sempre più assediata dalla speculazione del grande capitale che acquisisce palazzi pubblici nel centro storico per trasformarli in hotel e appartamenti di lusso. In questo scenario, la Polveriera rappresenta un presidio fondamentale di spazio pubblico e partecipazione cittadina", si legge in una nota diffusa da perUnaltracittà.

 

"Questo episodio si aggiunge ad altri preoccupanti segnali che caratterizzano il clima cittadino degli ultimi tempi, dai roghi al sottopasso delle Cure a quelli nel Parco del Mensola. Si respira un’aria pesante a Firenze, dove qualcuno sta cercando di soffocare ogni spazio libero, di spaventare i cittadini e di spostare a destra con la paura una città che ancora in gran parte conosce la solidarietà e sa schierarsi dalla parte giusta. È importante ricordare da che parte stanno i fascisti: colpire la Polveriera significa attaccare uno dei pochi luoghi che ancora rappresentano uno spazio libero dal capitale e dalla mercificazione. I responsabili di questo gesto si schierano oggettivamente dalla parte di chi sta comprando, divorando e privatizzando la città, cacciando chi ci vive e ci lavora", conclude perUnaltracittà.

 

Sull'accaduto intervengono Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune, e Francesca Lupo - Sinistra Progetto Comune Quartiere 1: "Dalle 15:30 l'appuntamento è per portare avanti delle pulizie collettive, mentre alle 20:30 è convocata un'assemblea aperta presso la Polveriera di Sant'Apollonia. Si tratta di uno spazio autogestito prezioso e importante, che rende il diritto alla socialità e allo studio universalmente accessibile. Nel corso di questa consiliatura - insieme anche ad altri gruppi consiliari - abbiamo cercato di capire quale futuro si prospetta per un luogo storico e fondamentale per la Città. Da tempo stiamo sostenendo le istanze di chi chiede la rimozione del cancello e un'apertura maggiore a chiunque vive la Città. Tra venerdì e domenica le porte della Polveriera sono state sfondate, distruggendo diverso materiale all'interno, con una serie di scritte fasciste e disegnando svastiche. La risposta deve essere ampia e solidale. Saremo presenti anche con i nostri corpi e invitiamo tutta la cittadinanza che potrà a partecipare".

 

 

Foto La Città invisibile - Rivista di perUnaltracittà

 

 

 
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