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Scoperti 25 lavoratori irregolari e sfruttati, arrestati tre imprenditori a Prato

Immediatamente sospese le attività nelle imprese. I turni di lavoro superavano le 12 ore al giorno

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giovedì 27 marzo 2025 09:28

Arrestati tre imprenditori di nazionalità cinese per occupazione di stranieri privi di permesso di soggiorno e sfruttamento del lavoro presso le loro imprese a Prato e Carmignano. In seguito a numerose investigazioni, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Prato ha convalidato l’arresto di tre imprenditori, un uomo di 59 anni e due donne di 51 e 39 anni, in quanto facevano lavorare nelle loro imprese 25 lavoratori stranieri presenti illegalmente sul territorio dello stato, tutti senza contratto di lavoro (in nero) e di conseguenza privi di qualsiasi tutela retributiva, previdenziale e assistenziale. 

 

La Procura di Prato rende noto che nei confronti di uno degli arrestati, titolare dell'impresa "Confezione di Yao Guangxing" sono stati accertati numerosi indici di sfruttamento lavorativo, tra i quali: retribuzioni non proporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato; impiego del personale sette giorni su sette ogni settimana, per un numero di ore di gran lunga superiore ai limiti previsti dalla normativa vigente; mancato rispetto del riposo giornaliero e settimanale, con oltre 12 ore al giorno e senza interruzioni adeguate. All'interno dell'azienda, ubicata a Carmignano, sono stati individuati locali adibiti a dormitorio per i lavoratori, in violazione della normativa urbanistica ed edilizia e in pessime condizioni igienico-sanitarie. Questa situazione ha comportato una forte limitazione della libertà personale dei lavoratori, i quali, consapevoli della loro condizione di clandestinità, evitavano di allontanarsi dal luogo di lavoro. L'impresa e il relativo capannone sono stati sottoposti a sequestro preventivo.

 

L’imprenditrice 39enne, titolare dell'impresa "Confezione Sofia di Men Yanna" ha definito la propria posizione patteggiando una pena per il reato di assunzione di persone prive di permesso di soggiorno, di cui all'art. 22 commi 12 e 12 bis lettere a) e c) del d. 1. vo 25 luglio 1998, n. 286.

 

Le attività delle imprese presso cui sono stati eseguiti gli arresti sono state immediatamente sospese per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro: sono stati riscontrati rischi concreti di infortuni,  l'assenza di un piano di evacuazione in caso di emergenza, omessi la sorveglianza sanitaria, la formazione ed informazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza, la nomina del medico competente, l’aggiornamento del DVR e la manutenzione degli estintori.

 

Nel corso dei servizi di controllo sono state anche elevate sanzioni amministrative pari a circa 135mila euro e ammende per oltre 32mila euro.

 

Le investigazioni si sono nutrite del supporto dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro e dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Prato (I.T.L.), dei Carabinieri del Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Roma e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Prato, nonché del personale dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro Pistoia-Prato e del Comando Provinciale Carabinieri di Prato, coordinati dalla Procura della Repubblica di Prato.

 

La Procura di Prato ricorda che, in conformità al principio di presunzione di non colpevolezza, la responsabilità delle persone sottoposte a indagine, o nei cui confronti le investigazioni sono state concluse dovrà essere accertata nelle fasi successive del procedimento penale e potrà ritenersi definitivamente comprovata solo a seguito di una sentenza di condanna irrevocabile.
 

Immagine di repertorio

 

 
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