Salario minimo negli appalti pubblici, proposta di legge della Regione che 'premia' le ditte che lo assicurano
La proposta di legge che prevede valori premiali per incoraggiare le ditte a garantire il salario minimo
giovedì 06 marzo 2025 10:19
Tutelare gli stipendi dei dipendenti delle aziende che lavorano, in appalto, per la pubblica amministrazione: questo l'obiettivo con cui la giunta regionale toscana ha approvato una proposta di legge, ora inviata all’esame del Consiglio regionale, che nell’ambito dei bandi di gara – anche quelli che riguardano enti strumentali e dipendenti, incluse aziende sanitarie e società in house - prevede che nella valutazione delle offerte si tenga conto e si possano attribuire punteggi premiali alle aziende che pagheranno i propri lavoratori non meno di nove euro lordi l’ora. Uno strumento per tutelare i salari, ad esempio, delle addette ed addetti alle pulizie o di chi si occupa di guardiania, portierato e fattorinaggio.
La competenza sui salari è e rimane nazionale, come spiega la Regione, lo impone la Costituzione e la Regione non può dunque imporre un salario minimo nei bandi di gara propri o dei suoi enti ed organismi strumentali, dove si deve scegliere e fare riferimento ad un contratto nazionale o al combinato disposto di una legge e ad un contratto nazionale. La Regione può però inserire negli appalti condizioni tecniche e dunque tenere di conto e premiare, nella valutazione, le aziende che applicheranno ad esempio ai propri dipendenti un trattamento economico minimo predefinito. Ed è quello che la giunta regionale si propone appunto di fare, se la proposta di legge sarà approvata dal Consiglio regionale. La possibilità varrà per i bandi futuri.
A settembre 2024 il Consiglio regionale aveva già approvato una mozione che impegnava la giunta a verificare che i contratti indicati nelle procedure di gara prevedessero un trattamento minimo inderogabile pari a nove euro l’ora. Per rendere concretamente operativa quella mozione la giunta regionale ha approvato adesso la proposta di legge che permetterà di premiare, nelle valutazioni, le aziende che si impegneranno a pagare i propri dipendenti non meno di quella cifra.
“Di più e diversamente era impossibile fare – commentano con determinazione il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore Stefano Ciuoffo -. La competenza sui salari è nazionale e un bando di gara non può derogare le disposizioni della normativa vigente. Il rischio era l’illegittimità della norma e il conseguente annullamento degli esiti del bando di gara. Lo possono però fare le aziende che partecipano alla gara, come loro autonoma scelta, e con questa proposta di legge non abbiamo fatto nient’altro che incentivarlo, visto che accresce la possibilità di aggiudicarsi l’appalto”.
Per fare un esempio, il personale impiegato nei servizi di portierato è per lo più inquadrato nei livelli 2° (nel più alto dei due previsti) e 3° e la Regione nei propri bandi ha scelto il contratto, per quel tipo di attività e servizi messi a gara, con le migliori tutele e condizioni economiche, ovvero quello del personale dipendente da imprese esercenti servizi di pulizia, disinfestazione, servizi integrati e multiservizi. La retribuzione media per il più alto dei due livelli 2° è di 8,23 euro lordi all’ora e 8,38 per il livello 3°. La paga oraria del livello 1° (i neossunti, che dopo nove mesi possono salire di inquadramento) è 7,59 euro lordi all’ora, 7,98 per il primo livello 2°, 8,82 euro per il livello 4°. I livelli 5° e 6° superano già nel contratto nazionale i nove euro l’ora.