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Alluvione 2023, indagati i sindaci di Prato e Montemurlo

Indagate anche altre figure apicali delle aree di competenza urbanistica, difesa del suolo e protezione civile

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martedì 04 febbraio 2025 12:55

La Procura di Prato ha concluso le indagini avviate a seguito del disastro causato dall'alluvione che ha colpito il territorio di Prato e Montemurlo il 2 e il 3 novembre 2023, provocando la morte di due cittadini italiani nati nel 1938 e 1939. In serio pericolo la vita furono anche un cittadino cinese, nato nel 1971, miracolosamente scampato alla morte, e un cittadino italiano, salvato grazie al coraggioso intervento di un uomo honduregno, il quale, rischiando a sua volta la vita, aveva attraversato le acque legandosi una corda al corpo per recuperare il malcapitato.

 

I complessi accertamenti effettuati anche con l'ausilio di quattro consulenti tecnici, hanno indotto la Procura di Prato a ipotizzare la sussistenza di una responsabilità, a titolo di colpa, per i reati di omicidio e disastro, l’ex sindaco di Prato Matteo Biffoni e il sindaco di Montemurlo Simone Calamai.

 

Indagate anche altre figure apicali delle aree di competenza urbanistica, difesa del suolo e protezione civile, tra cui: esponenti politici dei comuni di Prato e di Montemurlo, come vicesindaco e assessori protempore; dirigenti tecnici e responsabili della Protezione civile dell'unità operativa complessa di entrambi i comuni; figure del genio civile della Regione Toscana e direttori protempore del quarto tronco Autostrade per l'Italia. 

 

La Procura di Prato ha precisato anche che è emersa una condotta di falso ideologico in atto pubblico, relativo a un lavoro di somma urgenza disposto all'indomani degli eventi alluvionali che hanno interessato Bagnolo di Sotto, nel comune di Montemurlo, nei confronti di appartenenti al Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno.

 

A conclusione del documento trasmesso dalla Procura di Prato si legge che “la responsabilità dei soggetti indagati dovrà essere vagliata nelle successive fasi del procedimento. In virtù della presunzione di non colpevolezza, i medesimi potranno considerarsi colpevoli solo sulla base di una sentenza passata in giudicato”.

 

 
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