Firenze, passeggera aggredita sulla tramvia e rissa. Protestano i sindacati: 'Dov'è la Polmetro?'
Tozzi (Filt Cgil): 'Ci chiediamo cos’altro deve accadere affinché si mettano in campo provvedimenti'
lunedì 03 febbraio 2025 12:59
Un nuovo episodio di violenza a bordo della tramvia fiorentina. L'episodio, reso noto dalla Cgil, si è verificato sabato notte sulla linea T2.
Alle 23.30 circa, alla fermata Redi, secondo la ricostruzione diffusa dal sindacato, il conducente ha arrestato il tram a causa di un malore a bordo segnalato da alcuni utenti. Il soggetto, in evidente stato di ubriachezza, soccorso da una passeggera, appena ripresosi, è andato in escandescenza colpendola e solo l’intervento di un altro passeggero ha impedito che potesse riportare danni maggiori. Una volta all’esterno l’individuo è stato a sua volta aggredito da un gruppo di ragazzi, scatenando così un parapiglia nel quale è rimasto coinvolto anche il conducente che nel frattempo ha allertato le Forze dell’Ordine. A rissa terminata, accertatosi che i passeggeri coinvolti nell’evento stessero tutti bene, in coordinamento con l’operatore della forza pubblica, il tranviere ha ripreso il regolare servizio.
Un fatto avvenuto a pochi giorni dallo sciopero territoriale che ha visto coinvolti i lavoratori e le lavoratrici del tpl fiorentino, sulla tematica della sicurezza sul lavoro. "Tali episodi, purtroppo, si ripetono quotidianamente sui mezzi pubblici fiorentini e per questo siamo nuovamente a sollecitare la convocazione di un tavolo unitario con gli organi competenti ed aziende, già da tempo richiesto", denunciano i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, Faisa Cisal Firenze
Riccardo Tozzi di Filt Cgil: “I mezzi di trasporto non possono diventare una zona franca. Mentre continuiamo a chiederci che fine abbia fatto la Polmetro a bordo promessa dal ministro Piantedosi, ci chiediamo cos’altro deve accadere affinché si mettano in campo provvedimenti. Fino a quando dovremo tollerare questa situazione? Non bastano parole e promesse: servono azioni concrete. Chi aggredisce un lavoratore deve pagare con pene esemplari, perché solo così si può fermare questa vergogna, nessuna tolleranza per la violenza. I lavoratori meritano rispetto, non paura”.
Immagine di repertorio
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