Vis Art

Monossido di Carbonio, il killer silenzioso che a dicembre in Toscana ha ucciso 5 persone

Dagli impianti ai comportamenti sbagliati fino ai sintomi: lo spiega il Dipartimento di Prevenzione della Ausl Tc

1 Visualizzazioni

martedì 28 gennaio 2025 11:50

Sono cinque le persone decedute in Toscana, e dieci quelle intossicate, solo nella seconda metà del mese di dicembre scorso, a causa del monossido di carbonio, secondo i dati resi noti dal Dipartimento di Prevenzione della Ausl Tc. Il 19 dicembre la tragedia di San Felice a Ema, dove sono stati trovati senza vita due adulti e un bambino.

 

“CO”: il 'killer silenzioso', perché è un gas inodore, incolore e insapore, non irritante, caratteristiche, queste, che lo rendono estremamente pericoloso proprio perché non viene avvertito da nessuno dei nostri sensi. 

 

Le principali cause dei decessi e delle intossicazioni sono, principalmente, sempre imputabili a manutenzioni non eseguite, impianti non a norma e comportamenti sbagliati. Gli incidenti si verificano prevalentemente in ambito domestico: per utilizzo di bracieri di legna, per la cattiva tenuta delle canne fumarie o non conformi alle vigenti normative, per insufficiente venitilazione e per l’istallazione di apparecchi termici in locali non idonei. Più in generale gli impianti e apparecchi termici se non installati a regola d’arte, correttamente manutenuti e diligentemente condotti, possono mettere a rischio la salute e la sicurezza delle persone a causa delle perdite dei prodotti della combustione e del gas di alimentazione all’interno dei locali abitati dando luogo ad intossicazioni da “CO” oltre a possibili esplosioni/incendi. 

 

Il monossido di carbonio si forma ogni volta che sostanze contenenti carbonio sono bruciate in difetto di ossigeno. Si ha una buona combustione quando l’aria ricca di ossigeno si combina in modo ottimale con il combustibile (Metano, GPL, Legna, ecc). 

 

Dal punto di vista strettamente sanitario il “CO” inalato si lega rapidamente all'emoglobina del sangue (essendo circa 200 volte più affine), sostituendosi rapidamente all’ossigeno, così da formare un composto chiamato carbossiemoglobina“HbCO”, la cui conseguenza immediata consiste in una riduzione dell'apporto di ossigeno a tutto l'organismo, riduzione che conduce all'asfissia “ipossia”. L'eventuale intossicazione da “CO” si rileva solo mediante il controllo del tasso di carbossiemoglobina presente nel sangue (emogas analisi con prelievo di sangue arterioso), mentre l'esposizione è rilevata misurando la concentrazione di monossido di carbonio presente nell'ambiente in cui avviene l’intossicazione.

 

La gravità di un'intossicazione da CO è proporzionale alla quantità di CO fissata all'emoglobina, il che significa che non dipende solamente dalla concentrazione di CO nell'aria, ma anche dalla durata d'esposizione. I bambini, che possiedono una respirazione più rapida, così come le persone impegnate in un'attività fisica, raggiungono più velocemente un tasso di carbossiemoglobina elevato. 

 

I primi sintomi di un'intossicazione sono il mal di testa, nausea, una percezione visiva sfocata, dei leggeri malesseri e palpitazioni, sintomi che molto spesso vengono attribuiti a tutt'altri stati patologici.

 

 

 
logo-055 firenze

C & C Media s.r.l.
p.iva 06282890489

powered by Genetrix s.c.r.l. - web agency, applicativi web, siti internet, grafica

055firenze.it
Quotidiano online
registrato presso il tribunale di Firenze
nr. 5937 del 18/10/2013.